Domenica 4 agosto, le telecamere della Rai arrivano in Lomellina. La Santa Messa, trasmessa su Rai Uno, andrà in onda alle ore 10.55 dalla Basilica di Santa Maria Maggiore di Lomello.
L’evento è molto atteso nel borgo della Lomellina dove la basilica di Santa Maria Maggiore rappresenta una delle più interessanti testimonianze architettoniche del cosiddetto romanico-lombardo.
S. Maria Maggiore, la cui costruzione fa risalire la sua costruzione della chiesa tra il 1025 e il 1040, fu una delle prime chiese in Italia ad essere coperta con volte a crociera nelle navate laterali, prima che si diffondesse lo stile romanico.
La Basilica di Santa Maria si trova su una delle collinette più alte di Lomello. E’ composta da un battistero a pianta ottagonale (rara testimonianza di arte longobarda), un campanile visibile da ogni punto del paese ed una struttura alquanto insolita: i mattoni che compongono la parte anteriore della chiesa sono disposti in parte normalmente, in parte a lisca di pesce, altri ancora sembrano messi per tappare i buchi strutturali.
Dopo il crollo presumibilmente dovuto al terremoto del 1117, le prime tre campate furono abbandonate e si costruì una seconda facciata chiudendo uno degli archi e creando una quinta architettonica oggi davvero suggestiva. Anche all’interno la suggestione è data dalla non regolarità della struttura.
La stranezze architettoniche di questa chiesa per cui è stata ribattezzata la ‘Chiesa del Diavolo’.
Si narra infatti che, correndo l’anno 590 d.C., alla vigilia delle nozze tra Teodolinda e Agilulfo duca di Torino, il diavolo, furioso per la conversione dei Longobardi al cristianesimo , distrusse la chiesa di Lomello, già addobbata per la cerimonia.
Le preghiere di Teodolinda, che aveva chiesto a Dio di obbligare il diavolo a ricostruire la chiesa in una sola notte, furono esaudite. L’Arcangelo Gabriele costrinse il diavolo a un lavoro frenetico per riparare il danno.
Una fitta nube scese sulle rovine della chiesa e nascose agli abitanti di Lomello il lavoro del diavolo. Ma quando al mattino suonarono le campane per l’Angelus Domini, il diavolo scappò via lasciando la chiesa incompleta.
Altra curiosa leggenda riguarda il battistero vicino alla chiesa, in cui pare sia sepolta, la carrozza d’oro di Teodolinda mancante di una ruota.
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