I proverbi sono perle di saggezza che hanno guidato intere generazioni intere. Più o meno estrosi, spesso presentati in rima, sono parte integrante della cultura di un posto. Gran parte di essi rispecchiano l’ambiente contadino, altri il modo di essere di ognuno, si dice che i proverbi non sbagliano mai, proprio perché derivano tutti dall’esperienza.
Quatarob Pavia ha raccolto i 10 migliori proverbi, tutti rigorosamente in dialetto pavese:
Fa e disfà le tut un laurà
(Fare e disfare è tutto un lavorare)
Mangiá mangiota, bev bevota, l’è Laurá che borbota
( si dice quando uno mangia e beve volentieri, ma a lavorare fa fatica)
Piutost che gnent le mei piutost
(Piuttosto di niente va bene qualsiasi cosa) – A volte è meglio accontentarsi.
Zuca e mlon, a la so stagion!
(Zucca e melone hanno la loro stagione) – Ogni cosa a suo tempo.
Piutost che roba vansa, mangia a crapapansa
(Piuttosto che cibo avanzato, meglio mangiare a crepapelle) – perché gettare via un bene prezioso come il mangiare, la vita è fatta di belle cose che non dobbiamo gettare via, meglio godersela.
Tempural ala matina tutta al di dundina!
(Temporale la mattina, tempo instabile tutto il giorno)
L’ à mangia àl videl in tlà pànsà àd la vàca
(Ha mangiato in vitello ancora nella pancia della vacca) – Spendere i soldi prima di prendere la paga. C’è poi anche un’altra versione – “L’à mangià l’öv in cü dla galìna”
Pan e nus a l’è un mangia’ da spus
(Pane e noci mangiare degli sposi)
Al signur ia fa po ia cumpagna
(Il signore li fa poi li accompagna) – Sono i simili ad attrarsi.
Come tutti i modi di dire della tradizione, alcuni fra i proverbi più veritieri, sono anche i più coloriti. Per gli ultimi 2, lasciamo a voi la traduzione!
Al temp el cu al fa quel cal vor lu
Tut i can movan la cua e tut i cujon i disan la sua