Tra tutte le torri che un tempo sorgevano a Pavia, detta appunto la “Città delle 100 torri”, ve n’era una alquanto singolare che vogliamo ricordare: la “Torre del pizzo in giù”.
La costruzione sorgeva fra corso Mazzini e via Cavallotti, all’angolo dell’antica casa dei Marchesi del Maino e non passava di certo inosservata per la sua forma a piramide rovesciata, il cui vertice formava la base. La torre era poi aperta in tutti i lati con doppie arcate dalla quale si poteva ammirare il panorama.
Leggenda vuole che il capofamiglia dei nobili Del Maino, la fece costruire nel 1446 in onore del figlio Giasone, giovane svogliato e poco incline allo studio, una volta che finalmente conseguì la laurea in Giurisprudenza.
Ci sono varie teorie in merito allo strano nome “La Torre del Pizzo in Giù”.
Alcuni ritengono che Pizzo, nel linguaggio popolare, facesse riferimento al Pinzo (pungilione), la colonna su cui poggiava, altri alle decorazioni che, viste da lontano, potevano sembrare un pizzo capovolto. Per molto tempo via Cavallotti fu detta la via d’la pisa in giù (per la pendenza del vicolo) e, chi non conosceva la storia della torre, ha sempre pensato che all’inizio della via fosse presente un tempio un orinatoio.
La torre fu abbattuta nel 1715 perché alcune crepe ne avevano minato la stabilità.