Il team di Ecologia marina del Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente dell’Università di Pavia, coordinato dalle docenti Anna Occhipinti e Agnese Marchini, è protagonista di un nuovo documentario prodotto dalla tv inglese ITN per conto dell’agenzia delle Nazioni Unite specializzata nella sicurezza della navigazione e nella prevenzione dell’inquinamento delle acque.
Il tema trattato è il biofouling, ovvero il deposito di microrganismi animali o vegetali sulle chiglie delle navi, e il loro trasporto “inconsapevole” attraverso i mari ma in grado di causare gravi danni alla biodiversità e all’economia.
Da circa due anni, le ricerche dei biologi marini pavesi si sono concentrate sulla diffusione di specie aliene, non autoctone, e invasive, con campionamenti periodici in particolare nel golfo di La Spezia, sede di un porto commerciale da 15 milioni di tonnellate l’anno, per la metà provenienti dal Canale di Suez, e nell’Area marina protetta delle Cinque Terre.
Il documentario della nuova serie Ocean Aware è stato presentato in anteprima il 23 novembre 2020 con un evento online sul sito dell’Institute of Marine Engineering, Science and Technology. Nell’episodio girato a La Spezia sono mostrati gli esperimenti condotti con la collaborazione dell’assegnista pavese Jasmine Ferrario e del dottorando Marco Tamburini, per il monitoraggio della diffusione dei microorganismi secondo un protocollo dello Smithsonian Environmental Research Center statunitense.
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