Domenica 8 maggio 2022, il fiume Ticino sarà protagonista dello spettacolare ammaraggio degli idrovolanti provenienti dall’Aero Club di Como. L’iniziativa nasce a margine degli eventi dedicati alla mostra sui progetti di riqualificazione dell’Idroscalo, attualmente in corso presso i Musei Civici al Castello Visconteo.
Tre idrovolanti arriveranno sulla città da nord verso le ore 11.30, sorvoleranno il fiume e ammareranno tra il Ponte Vecchio e il Metanodotto, ripartendo successivamente verso nord. Si tratta di tre modelli d’epoca: due Cessna ed un Piper. Si potrà assistere alla manifestazione da via Milazzo, da viale Lungo Ticino Sforza o dal Ponte Coperto. Lo spettacolo, di grande suggestione, riveste un importante ruolo nel rievocare la rilevanza storica dell’Idroscalo pavese.
La storia degli idrovolanti a Pavia
L’Idroscalo di Pavia fu realizzato per la S.I.S.A. (Società Italiana Servizi Aerei) su progetto dell’architetto Giuseppe Pagano, esponente di primo piano del razionalismo italiano e autore anche di quello di Torino, che infatti era del tutto simile se non nelle dimensioni.
La cerimonia d’inaugurazione avvenne il 1 aprile 1926 con un volo inaugurale che partì dall’Idroscalo di Torino con un piccolo idrovolante biplano monomotore CANT 10 Ter a cinque posti interni guidato dal generale Balzani. Comprendeva le tappe di Pavia e Venezia, con l’arrivo all’Idroscalo di Trieste dopo circa cinque ore e una distanza di 574 chilometri.
Il 16 ottobre 1926 venne creata la seconda linea che collegava Venezia a Zara, facendo scalo a Trieste e Lussinpiccolo. La Società Italiana Servizi Aerei inaugurò regolari collegamenti, con partenze tre volte la settimana alle 11 da Trieste e arrivo a Torino alle 16.10. L’Idroscalo di Pavia rimase in funzione fino al 1942, quando la SISA venne assorbita dalla Società Aerea Mediterranea e in seguito venne abbandonato.
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