Le pangialdine, dette anche pan meini o oss di mort, sono un dolce tradizionale pavese che non può mancare in casa in questo periodo.
Secondo la tradizione pavese, il 23 aprile giorno di San Giorgio, si festeggiava il rinnovo dei contratti con i produttori di latte. E per brindare? Le buonissime pangialdine da mangiare con la panna fresca, ovviamente!
Oggi si trovano in tutte le pasticcerie nel periodo che precede la festività dei Morti, periodo in cui avviene la macinatura del mais.
Si tratta di un dolce povero, preparato con gli ingredienti che si avevano a disposizione nelle case contadine: farina, uova, zucchero e, a volte, un pizzico di cannella.
Si presentano come delle piccole pagnotte rotonde, dalla crosta dorata e dall’interno morbido. Inzuppati in una bella tazza di tè, latte o addirittura in un bicchiere di vino dolce, come un Malvasia dell’Oltrepò Pavese, questi dolcetti addolciranno la vostra giornata.
Ricetta delle Pangialdine
(dal ricettario “La tradizione pavese nelle sue ricette”)
Ingredienti per 6 – 8 persone
- 300 gr di farina gialla
- 200 gr di farina di grano tenero
- 150 gr di zucchero
- 150 gr di burro
- 2 uova
- Scorza grattugiata di 1 limone
- 1 bustina di lievito
- 4 cucchiai di latte
- 1 pizzico di sale fino
Preparazione
Fate ammorbidire il burro e dividetelo a pezzetti.
In una ciotola battete con una frusta burro, zucchero e tuorli fino ad ottenere un composto omogeneo.
Setacciate nella ciotola la farina gialla e bianca, il lievito e il sale. Unite la scorza di limone e il latte.
Quando l’impasto è uniforme, formate delle sfere piatte di circa 4 cm di diametro e adagiarle su una teglia imburrata.
I una ciotola a parte battete gli albumi e spennellate la superficie delle pangialdine. Lasciate riposare per circa 30 minuti.
Mettete in forno già caldo (180°) per venti minuti. Fate raffreddare prima di staccarle dalla teglia con una spatola e lasciate raffreddare completamente.
(Nella foto le Pangialdine della Pasticceria Medagliani)