Il salame d’oca di Mortara ha tradizioni molto antiche.
Secondo la tradizione, le proprie radici nelle comunità ebraiche, particolarmente diffuse in Lomellina ai tempi di Ludovico il Moro, che per prime ordinarono ai salumieri locali salami e ciccioli d’oca, sulla base dei precetti della cucina kasher (o kosher) che vieta il consumo di carni suine.
L’allevamento delle oche in questa area geografica è un’attività praticata sin dal Medioevo. L’oca era utilizzata dalle massaie con due fini: ottenere soffice piuma per i materassi da dare in dote alle figlie in età da marito; assicurare una pietanza succulenta durante il periodo invernale.
Il Salame d’Oca di Mortara si fregia dal 2005 del prestigioso marchio Igp (Indicazione Geografica Protetta).
Come gustare al meglio il salame d’oca di Mortara
Il Salame d’oca di Mortara IGP è indicato come antipasto, consumato da solo o in accostamento con altri salumi tipici della tradizione lombarda. Secondo l’usanza tradizionale, il Salame d’oca si consuma con la mostarda o le salse tipiche agrodolci.
Da provare inoltre è l’accostamento con la polenta, e l’impiego del salame d’oca come ingrediente di saporite ricette come ad esempio savarin o gustosi risotti.