In programma per sabato 29 Ottobre 2022, l’iniziativa nella “Pavia magica e languida di Mino, testimone e cantore tra due secoli”, un percorso di letture tra i luoghi di Mino Milani, organizzato da Typimedia.
L’appuntamento si svolgerà dalle 10 alle 13 circa (Ritrovo sul Ponte Coperto lato Lungo Ticino), coinvolgendo diverse realtà locali: Sistema Bibliotecario intercomunale del Pavese “Renato Sòriga”, liceo musicale “A. Cairoli”, libreria Il Delfino, bottega IUCU e la stessa famiglia Milani.
Punto di forza del progetto è l’attrazione del pubblico in diversi punti della città attraverso brevi momenti musicali – una sorta di flash mob della cultura – che introdurranno la voce narrante. Antonio Ramaioli, attore pavese e guida turistica, noto per la sua capacità di teatralizzare personaggi ed eventi di storia pavese, coinvolgerà i partecipanti in un percorso su luoghi legati fisicamente o idealmente a Mino Milani. La musica è affidata al coro di clarinetti “Liutprand” del liceo musicale “A. Cairoli”.
Prima tappa al Ponte Coperto (ore 10.00), luogo simbolo del passaggio della Seconda guerra mondiale a Pavia. Degli anni della guerra, Mino ha sempre conservato una vivida collezione di ricordi, tra cui quello del crollo del ponte in seguito ai bombardamenti, avvenimento a cui Milani assistette dal vivo.
La visita al ponte darà modo di parlare dell’opera “Quei Due Anni di Amore e di Guerra”, nella quale lo scrittore ha raccontato le sue memorie legate alla guerra, pubblicata nel 1992.
Dal Ponte Coperto si raggiungerà la Bottega IUCU (ore 10.30), in corso Garibaldi, di proprietà dell’artista Andrea Iucu. Tra l’artista e Mino Milani intercorreva uno speciale rapporto personale, di cui è testimonianza la volontà di Mino di concedere una lunga intervista in esclusiva pochi giorni prima della scomparsa. Con IUCU si parlerà di “Fantasma d’Amore”, il maggior successo commerciale di Mino Milani, da cui è stata tratta anche la sceneggiatura per il film omonimo, diretto da Dino Risi, con Romy Schneider e Marcello Mastroianni.
Si farà quindi tappa in piazza Cavagneria (ore 11.00), sede della libreria Il Delfino. La piazza è il teatro degli avvenimenti de “Il Vampiro di piazza Cavagneria”, thriller del 2006 ed ennesima riconferma della poliedricità di Mino Milani, che nel corso della sua carriera ha spaziato su quasi ogni genere letterario: dai romanzi alla narrativa per ragazzi, senza dimenticare fumetti, polizieschi e poesie.
Una poliedricità che si è espressa anche nell’attività professionale: non solo scrittore, ma anche giornalista (fu anche direttore della Provincia Pavese) e prima ancora direttore della Biblioteca Civica Bonetta, che sarà la successiva tappa del percorso “La Pavia di Mino Milani”. Durante i suoi anni di direzione, Mino Milani si impegnò nella catalogazione degli incunaboli, ovvero quei libri stampati tra il XV secolo e il 1500 tramite la tecnica dei caratteri mobili. Ne parlerà Antonella Calvi, responsabile dall’Archivio bibliotecario pavese. Si avrà inoltre modo di ascoltare dalla voce di Ramaioli alcuni passi de “La Cagna del ponte”, pubblicato nel 2005.
Alle 12.30 circa si arriverà a uno dei luoghi più cari a Mino Milani: la basilica di San Pietro in Ciel d’Oro. Mino Milani, la cui abitazione si affaccia sull’omonima piazza, fieramente si definiva “vicino di casa di Sant’Agostino”. In questo luogo di grande suggestione ascolteremo passi de “Il Mio Cielo d’oro”, una raccolta di racconti storici e aneddoti sulla città.
Si giunge così all’evento culminante della manifestazione: l’apertura straordinaria dei giardini di Casa Milani, fonte di chissà quante idee dello scrittore, per la prima volta aperti al pubblico. Seguirà un rinfresco a cura degli alunni della Fondazione “L. Clerici” di Pavia.
Mino Milani è uno scrittore che ha saputo unire diverse generazioni grazie a una ricca produzione di libri sia per ragazzi che adulti. Ecco perché, a pochi mesi dalla sua scomparsa, si è pensato di inserire all’interno del progetto “Leggere per la fiducia”, che ha coinvolto giovani e meno giovani, l’evento dedicato alla Pavia di Mino Milani.