Passeggiando per il centro storico, in una parallela di Corso Cavour, si nota un bel campanile in mattoni ma non si vede nessuna facciata di una chiesa. Se ci si avvicina ad un portone si nota una targa riportante la dicitura Chiesa di San Giovanni Domnarum.
Siamo in via Mascheroni, di fronte al Liceo scientifico Taramelli; dietro una facciata abbastanza anonima, si nasconde un grande tesoro da scoprire.
La Chiesa di San Giovanni Domnarum è una delle più antiche di Pavia e risale all’anno 654. Fu costruita per volere di Gundeperga, moglie di Rotari e Arioaldo e figlia della regina Teodolinda e di Agilulfo era destinata ad accogliervi la sua sepoltura o per essere sede del fonte battesimale delle femmine, da cui la specificazione domnarum (ossia “delle donne”).
Si tratta probabilmente del primo edificio di culto cattolico eretto dai re longobardi nella città di Pavia.
Attraverso una stretta scala si accede al vero tesoro nascosto della chiesa, una cripta che sembra risalire al X Secolo. Sono presenti capitelli corinzi ornati da motivi vegetali ed è possibile ammirare resti di affreschi che ritraggono Santi, fra cui San Siro, patrono di Pavia.
La cappella sotterranea, dopo essere rimasta interrata per secoli e utilizzata solo come ossario, fu riportata alla luce solo nel 1914, grazie all’iniziativa di monsignor Faustino Gianani.
Una curiosità
I resti di San Biagio, Santo a cui i pavesi erano molto devoti durante il medioevo, sono custoditi sotto l’altare maggiore della Chiesa.
Info utili
La cripta è aperta solo al pomeriggio, ma è sempre necessario chiedere prima l’autorizzazione al Parroco per visitarla.