Martedì 24 gennaio 2023, si è svolta la cerimonia d’inaugurazione del Chiostro di Palazzo San Felice a Pavia, oggi sede dell’Università.
Dopo importanti lavori di restauro e conservazione, alla presenza dell’On. Sen. Anna Maria Bernini, Ministro dell’Università e della Ricerca, l’edificio del XV secolo è stato riconsegnato alla cittadinanza.
Il progetto rientra nel più ampio programma di intervento edilizio dell’Ateneo pavese: da Palazzo San Tommaso recentemente ristrutturato (sede del Dipartimento di Studi umanistici) al nuovo “Campus della Salute”, sede di Medicina, in fase di completamento, alla riqualificazione degli istituti scientifici di Chimica-Fisica e Scienze del Farmaco (un complesso da 33.000 mq) che prenderà il via entro l’estate.
La storia di Palazzo San Felice
Il Monastero di San Felice fu fondato nell’VIII secolo dal re dei Longobardi e re d’Italia, Desiderio, e da sua moglie Ansa.
Il chiostro, in Piazza Botta 6, risale alla fine del XV secolo – inizio del XVI. Attorno ai quattro lati si distribuivano gli ambienti più importanti del monastero. Tra questi il refettorio, che oggi ospita la Biblioteca del Dipartimento di Economia, conserva ancora la struttura originaria.
Fu l’Imperatore Giuseppe II d’Asburgo nel 1785 a sopprimere il monastero.
All’architetto Leopoldo Pollack venne dato l’incarico di proporre nuovi progetti. Uno dei due progetti che Pollack propose riguardava la realizzazione di una “Casa di Ostetricia”, pensata come struttura di avanguardia, frutto dei progressi medico-sanitari dell’Ateneo. I progetti proposti non furono ritenuti prioritari e si optò per accogliere gli orfanotrofi maschile e femminile.
Per poco meno di due secoli, il complesso di San Felice rimase orfanotrofio, finché negli anni ‘70 del secolo scorso rientrò nel Piano di sviluppo e di ristrutturazione edilizia dell’Università di Pavia, redatto da Giancarlo De Carlo.
Oggi sul chiostro si affacciano le Sezioni di Filosofia e di Psicologia, la biblioteca ed alcune aule didattiche.