Un nuovo capitolo si apre per l’Idroscalo di Pavia. Dopo anni di abbandono, l’ex scalo idroaereo è pronto a rinascere, grazie all’impegno dell’Amministrazione Comunale che ha acquistato la struttura per circa 500mila euro dall’imprenditore Carmine Napolitano.
La ristrutturazione dell’Idroscalo rientra in un progetto ambizioso (chiamato Watefront) più vasto che prevede la riqualificazione dell’area lungo il fiume Ticino trasformandola con spazi verdi, percorsi pedonali e ciclabili, e aree dedicate allo sport e al tempo libero.
Un pezzo di storia che rinasce
Inaugurato da Benito Mussolini nel 1926, l’Idroscalo di Pavia ha rappresentato per decenni un simbolo di modernità e progresso. Con l’avvento dell’aviazione commerciale, la sua funzione originaria è poi venuta meno, lasciando l’edificio in uno stato di progressivo degrado.
Ora, grazie all’intervento del Comune, l’Idroscalo potrà finalmente essere recuperato e trasformato in un Auditorium, diventando un punto di riferimento culturale e sociale per tutta la comunità, mantenendone le caratteristiche architettoniche originali e adattandola alle nuove esigenze.
L’Auditorium (di circa 500 posti) dovrebbe essere in grado di ospitare una vasta gamma di eventi, dai concerti alle conferenze. Nell’ambito della futura ristrutturazione, tra le ipotesi che si sono fatte, anche quella di un caffè letterario e di un Museo dedicato al fiume e alla sua gente.
Un polo culturale per la città
La città potrà così arricchire la propria offerta culturale, attirando un pubblico sempre più vasto e diversificato.
L’Auditorium sarà un luogo di incontro e di scambio, dove le persone potranno partecipare a eventi di ogni genere, confrontarsi e condividere esperienze.
Sarà inoltre un punto di riferimento per le associazioni culturali e artistiche locali, che potranno trovare uno spazio adeguato per le proprie attività.