Il campanile romanico più antico della provincia di Pavia è senza dubbio quello della Basilica di San Michele Maggiore.
Si stima che la sua costruzione risalga alla fine del X – inizio dell’XI secolo. Questo lo rende antecedente ad altri campanili romanici della zona, come quelli dei Santi Gervasio e Protasio e di San Giovanni Domnarum, anch’essi a Pavia, databili alla prima metà dell’XI secolo.
Il campanile presenta caratteristiche tipiche dell’architettura protoromanica, con elementi decorativi come specchiature affiancate, archetti pensili binati e monofore centinate (oggi murate).
L’uso di mattoni apparecchiati radialmente e decorati, insieme a un’intonacatura chiara, contribuisce a creare un effetto visivo di notevole pregio.
Il campanile è integrato nella struttura della basilica, essendo posto tra il coro e il braccio settentrionale del transetto.
Tuttavia, la sua tecnica costruttiva, le dimensioni ridotte e il disassamento rispetto al coro suggeriscono che sia una preesistenza rispetto alla basilica attuale, ricostruita in epoca successiva (XI-XII secolo).
La Basilica di San Michele Maggiore ha avuto un ruolo cruciale nella storia di Pavia, essendo stata sede di incoronazioni regali.
Il campanile è situato in Piazza San Michele a Pavia, nel centro storico della città.