Pavia fu una tappa fondamentale nella vita di Alessandro Volta.
Alessandro Volta fu uno dei più famosi fisici della storia: inventò e perfezionò la pila elettrochimica e scoprì le potenzialità del metano.
Nel novembre del 1778 il ministro plenipotenziaro dell’Impero Austriaco per la Lombardia conferì ad Alessandro Volta la cattedra di Fisica Sperimentale all’Università di Pavia. Presso l’Ateneo pavese erano già stati chiamati, grazie alla lungimiranza dell’Imperatrice Maria Teresa, altri illustri scienziati, quali Lazzaro Spallanzani e Antonio Scopoli.
Appena arrivato a Pavia, Volta si dedicò, oltre che all’insegnamento, a ristrutturare il Gabinetto di Fisica, arricchendolo di molti strumenti sia di ricerca che di didattica. Alessandro Volta nel 1785 venne eletto dagli studenti, secondo la pratica in uso, Rettore dell’Università.
Le lezioni di Volta erano così frequentate che venne appositamente costruito nell’Ateneo pavese un nuovo e più ampio Teatro Fisico, l’odierna Aula Volta.
Nel Museo per la Storia dell’Università si trovano oggi ancora moltissimi esemplari degli strumenti realizzati ovvero utilizzati dallo scienziato. Volta inventò il condensatore, che serviva per accumulare al suo interno energia elettrica tenendo separate cariche elettrostatiche. Seguirono altre invenzioni importanti per misurare in modo più scientifico e accurato l’elettricità, con la proposta di introdurre misure standard.
Tra il 1799 e il 1800 Alessandro Volta realizzò e perfezionò l’invenzione che lo avrebbe reso famoso in tutto il mondo: la pila.
Il suo marchingegno era costituito da una serie di dischetti di rame (o argento) e stagno (o zinco) che si alternavano in altezza. Ogni coppia di dischetti era inframmezzata da cartone (o un panno) imbevuto in una soluzione di acqua salata o acidulata. Collegando la pila a un circuito era possibile osservare il passaggio di corrente continua, per il meccanismo per cui due metalli diversi posti a contatto sviluppano una differenza di potenziale (fenomeno noto come effetto Volta), anche grazie all’azione chimica dell’acqua salata.
L’ultima abitazione di Volta a Pavia è ubicato nell’odierna via omonima, di fianco al prestigioso Collegio Ghislieri.