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Un sorso di storia, tutto quello che devi sapere sul Buttafuoco dell’Oltrepò

Se stai cercando un vino che incarni la tradizione e l’eccellenza enologica italiana, il Buttafuoco Storico rappresenta senza dubbio una scelta eccellente.

Originario della regione dell’Oltrepò Pavese, questo vino rosso è frutto di una lunga storia e di una dedizione senza pari alla viticoltura. Il nome “Buttafuoco” evoca immagini di passione e di fuoco, riflettendo l’intensità e la ricchezza di questo vino, che è stato selezionato e promosso dal Consorzio Club del Buttafuoco Storico fin dal 1996.

Immagina di sorseggiare un vino che non solo delizia il palato, ma che anche racconta una storia di terre fertili, di vigneti curati con amore e di una comunità di produttori uniti nella ricerca della perfezione.

“Al buta me al feüg”, in dialetto lombardo “brucia come il fuoco”. Il Buttafuoco Storico non è solo un prodotto, ma un’esperienza che ti porterà a scoprire le genuine tradizioni enologiche italiane e a apprezzare la bellezza del territorio dell’Oltrepò Pavese.

Caratteristiche del Buttafuoco

Il Buttafuoco DOC è un vino rosso secco che si distingue per le sue caratteristiche organolettiche uniche. Dal punto di vista estetico, presenta un colore rubino intenso con riflessi violacei che si evidenziano particolarmente quando esposto alla luce.

Il profumo del Buttafuoco è di buona intensità, penetrante e persistente, con note di liquirizia, more e aromi speziati.

Al palato, il Buttafuoco si presenta con un corpo ricco, netto, rotondo e forte. La sua struttura full e persistente lo rende adatto a accompagnare una varietà di piatti, specialmente quelli della tradizione della valle del Po e in particolare della zona di Pavia. È ideale per affettati crudi e cotti, carni alla griglia o umide.

Metodi di produzione

La produzione del Buttafuoco DOC segue metodi tradizionali che sono stati mantenuti e rispettati nel tempo.

Il vino è ottenuto da un blend di uve specifiche, tra cui Croatina (localmente chiamata Bonarda), BarberaUva Rara e Vespolina (anche conosciuta come Ughetta di Canneto). Queste uve sono coltivate su terreni ben esposti, a volte molto ripidi, nelle colline dell’Oltrepò Pavese, una zona geograficamente delimitata, detta anche “Lo Sperone di Stradella”, che include sette comuni: Canneto Pavese, Castana, Montescano, Cigognola, Pietra de Giorgi, Broni e Stradella.

La Denominazione di Origine Controllata (DOC) del Buttafuoco dell’Oltrepò Pavese è stata ufficialmente riconosciuta con un decreto ministeriale del 3 agosto 2010, sottolineando l’importanza della qualità e dell’autenticità di questo vino.

Perché il vino Buttafuoco si chiama così

Sulle bottiglie di Buttafuoco è impresso un veliero chiuso da due nastri rossi: simboleggiano i torrenti Versa e Scuropasso.

La presenza di questo veliero è legato è anche ad un racconto a metà tra storia e leggenda.

Leggenda vuole che il nome sia il ricordo di una battaglia perduta da una compagnia di marinai, impegnati in operazioni di traghettamento sul fiume Po nei pressi di Stradella e successivamente spostati sulle colline pavesi per la guerra contro i franco-piemontesi.

Non contenti del nuovo “impiego”, i marinai si nascosero in una cantina dove un vino del luogo, chiamato Buttafuoco, ebbe più successo del fuoco della battaglia nell’attirare a sé i baldi marinai che fecero strage di botti e bottiglie.

Casa del Buttafuoco Storico

Nel 2024, in Piazzetta Buttafuoco Storico a Vigalone (Frazione di Canneto Pavese), è stata inaugurata la nuova casa del Buttafuoco Storico, uno spazio per accogliere produttori, giornalisti, cittadini, wine lovers e chiunque voglia avvicinarsi al questo vino icona dello ‘Sperone di Stradella’.

In conclusione, il Buttafuoco Storico è un vino che incarna la tradizione, la passione e l’eccellenza enologica italiana. Scoprire il Buttafuoco significa immergersi in una storia ricca, in una cultura viva e in un prodotto di alta qualità.