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Dove si possono raccogliere le castagne vicino a Pavia

Il periodo giusto per la raccolta delle castagne è inizio ottobre, ma già da alcuni giorni, nei nostri boschi, iniziano a cadere. La raccolta delle castagne è sempre stata una festa, un momento di aggregazione a cui tutti potevano partecipare.

In autunno, i contadini ‘battevano’ le castagne dalla pianta con grosse canne a pertica e successivamente, i cumuli di ricci, venivano colpiti in modo che le castagne uscissero.

Fino agli anni Sessanta del secolo scorso, le castagne, bollite o arrostite sul fuoco, hanno rappresentato un’integrazione alimentare necessaria. Ormai da diversi anni, le castagne cadono spontaneamente dall’albero e sono apprezzate per la loro versatilità in cucina, nelle preparazioni salate e dolci.

Una delle ricette tipiche a base di farina di castagne è la cosiddetta ‘Patuna’ o castagnaccio.

C’è tempo, più o meno, fino a metà novembre per passeggiare nei boschi sulle nostre colline alla ricerca di questo frutto speciale. 

Vi consigliamo qualche posto dove trovare le castagne vicino a Pavia. Ricordiamo che si possono raccogliere solo le castagne che sono presenti sui sentieri:

Valverde

Valverde è un comune dell’Oltrepò pavese decisamente ‘verde’, ricco di boschi. In autunno la località è rinomata per la raccolta di castagne.

In particolare le alture della suggestiva vallata del torrente Morcione sono ricchissime di castagni.

Chiusani – Rocca Susella

Chiusani di Rocca Susella è situato sulle prime colline dell’Oltrepo Pavese.

Ogni anno, a inizio ottobre, si tiene la Sagra della Castagna. Si potrà passeggiare nei boschi della zona a cercar castagne.

Brallo

Al Brallo, località dell’Appennino ligure tra la valle Staffora e la parte pavese della val Trebbia, sono presenti boschi secolari di castagneti.

Impiantati sin dal Medioevo, sono rimasti parecchi esemplari di castagni, alcuni di notevoli dimensioni.

Pietragavina

I boschi di Pietragavina, frazione di Varzi, sono ricchi di questi frutti prelibati e sostanziosi.

Sant’Alberto di Butrio

Una visita all’affascinante eremo di Sant’Alberto di Butrio, situata a 500 m. di altezza, in posizione panoramica tra la Valle Staffora e la Val Nizza, per poi partire per una bella passeggiata tra boschi misti e castagneti che circondano l’abbazia.

Norme per il contenimento della Peste Suina Africana: la PSA è un virus che colpisce solo i suini in particolare i cinghiali ed è attualmente presente su tutto l’appennino Ligure-Lombardo. Non è pericoloso per l’uomo né per gli animali domestici che però possono essere veicoli di trasmissione tramite calpestio. Per il contenimento del virus è richiesta disinfezione delle suole delle scarpe da trekking prima e dopo l’escursione con disinfettante all’ipoclorito di sodio (es. Amuchina) da lasciare in posa per 30 minuti. Dopo l’escursione le scarpe vanno riposte in un sacchetto fino a completamento della disinfezione. I cani devono essere tenuti al guinzaglio. È vietato lasciare i sentieri segnalati delle varie reti regionali.