Il Castello di Oramala, si trova a pochi chilometri da Varzi in Val di Nizza, e nasconde ancora oggi strane storie di fantasmi e leggende.
Fu costruito nel XI secolo dalla famiglia Malaspina, per poi passare nelle mani del vescovo di Tortona e successivamente dei marchesi D’Este. Nel 1164 tornò di proprietà di Obizzo I Malaspina, grazie a Federico Barbarossa.
Verso la fine del XII secolo, visse il momento di maggior splendore e ospitò anche i più importanti trovatori dell’epoca.
Il Castello si trova uno sperone roccioso, a 700 metri, e ai tempi aveva un’importante funzione di difesa. La storica Via del Sale vi transitava adiacente e i viandanti, che trasportavano il prezioso materiale, dovevano pagare i tributi.
La fortezza iniziò il suo lento declino alla fine del XVIII quando i marchesi Oramala la abbandonarono. Nel 1985, Luigi Panigazzi, attuale proprietario, l’acquistò insieme al fratello, e si occupò dei lavori di restauro.
Ancora oggi il Castello è avvolto da un alone di mistero.
Già dal nome traspare subito qualcosa inquietante. Oramala dovrebbe derivare infatti dall’unione di due parole, Aura (vento) e Mala (male o malattie).
I fantasmi
C’è chi sostiene che i fantasmi di Federico Barbarossa e di Obizzo Malaspina si aggirino ancora per le stanze del Castello di Oramala.
L’attuale proprietario racconta che una sera trovò la tavola apparecchiata, ma ne lui ne suo fratello (le uniche due persone che possedevano la chiave della stanza), avevano apparecchiato.
Gli abitanti dei dintorni del Castello affermano di sentire strane voci durante i mesi invernali e rumore di cavalli lanciati al galoppo. Spesso, nello stesso luogo, si odono rumori di battaglie, di armi, come se il dramma dei soldati che lì combatterono fosse conservato in quelle antiche mura.
Si dice che il fantasma di Federico Barbarossa, alla mezzanotte di ogni 25 dicembre, accenda la luce nella terza stanza del castello per poi spegnerla qualche ora più tardi.
Una curiosità
Nelle sue stanze soggiornò addirittura Dante Alighieri.
Il castello purtroppo è definitivamente chiuso. E’ possibile comunque ammirarlo da fuori e scattare qualche bella foto. Già che siete in zona, vi consigliamo una visita all’Eremo di Sant’Alberto di Butrio.
(Foto Fonte Facebook)