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Da Novanta a Bressana per una serata romantica o qualsiasi occasione che conta per voi

In occasione del nostro Anniversario ci regaliamo una cenetta da Novanta a Bressana, in provincia di Pavia

Il ristorante ci era già stato consigliato diverse volte da amici o conoscenti, ma non c’era mai stata l’occasione giusta. I 10 anni di matrimonio si sono rivelati un valido motivo per una cenetta romantica.

Novanta si trova a Bressana Bottarone in località Argine, venendo da Pavia bisogna girare a destra. L’ingresso del ristorante è situato proprio sulla strada principale, vicino ad un castello medievale, e il contesto è quello di una vecchia casa coloniale di paese.

Il locale è accogliente, ampio e luminoso con qualche contaminazione vintage qua e là.

L’accoppiata Simone&Simone risulta vincente. Lo Chef Simone Bottazzi ci accoglie con una graditissima entrée accompagnata da pane e grissini fatti in casa, in sala il sommelier/narratore Simone Verdi ci illustra sapientemente sui vini con cui accompagnare la cena.

I vini dell’Oltrepò sono sempre una garanzia di qualità; scegliamo così un Riesling di Calatroni.

Il menù propone piatti del territorio con diverse contaminazioni, senza eccedere. Abbiamo apprezzato moltissimo la provenienza degli ingredienti indicata a fianco di ciascun piatto.

Notiamo subito una meticolosa attenzione nella ricerca delle migliori materie prime da utilizzare. In questo modo anche un piatto che può sembrare semplice, non risulta mai banale.

Proviamo due antipasti, uno di carne e uno di pesce. La Punta d’Anca della Valchiavenna, burro d’alpeggio montato e pane in cassetta porta con sé tutta una storia legata a produttori storici. Simone (Verdi) ci parla delle migliori macellerie della Valchiavenna; nasce così anche uno spunto per una delle nostre prossime gite.

L’altro era una zuppetta di piselli con tagliatelle di seppia e cipolle caramellate, dai sapori molto delicati in modo da esaltare i singoli ingredienti.

Proseguiamo la cena con un risotto (rigorosamente Carnaroli) con animelle glassate alla malvasia e salvia e una particolare tipo di pasta ripiena con ricotta in guazzetto di asparagi e arancia candita (deliziosi!).

Per concludere la cena in bellezza non potevamo con concederci un gustosissimo maritozzo con la panna.

A fine cena ci siamo immersi nel magico mondo dei distillati. Il Sommelier ci ha spiegato come dalla frutta possano nascere incredibili distillati, come quelli prodotti da Capovilla, uno dei migliori distillatori al mondo.

Soddisfatti e felici, ci salutiamo con la promessa di rivederci presto per provare i nuovi menù.

Ah.. Novanta non è il numero civico!

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