A Pavia, in via Riviera appena dopo il cavalcavia della ferrovia a sinistra venendo dalla Minerva, si trova un’affascinante struttura industriale.
Si tratta della sede del cotonificio Dionigi Ghisio e Figlio, attivo a Pavia fino agli anni 70, dove si producevano bende e materiale per le medicazioni, arrivando a fornire in esclusiva anche l’esercito italiano.
La sua storia si intreccia con lo sviluppo industriale della città e con le vicende del territorio, lasciando un segno tangibile ancora oggi visibile negli edifici che un tempo ospitavano la fabbrica.
L’azienda arrivò ad impiegare circa 200 dipendenti, in maggioranza donne, contribuendo significativamente all’economia locale.
anti pavesi ricordano ancora i tempi in cui lavoravano “AL CUTON” (così lo chiamavano) e tanti aneddoti legati all’azienda, con il “Dottor Bernuzzi”.
All’interno erano presenti i telai per la lavorazione del cotone, oltre che ai reparti di tagliatura delle garze e del candeggio. Ai tempi la Ghisio aveva l’esclusiva per l’esercito.
Situato in una posizione strategica, vicino al fiume e alla ferrovia per trasportare il cotone. Un tempo i binari entravano direttamente nella ditta e, fino a qualche anno fa, erano ancora presenti in mezzo a via Riviera, così come la ciminiera nei cortili del cotonificio.
Quando a Pavia fu costruito il Bivio Vela, il Cotonificio Dionigi Ghisio chiese il permesso di potersi trasferire, ma il comune glielo negò, allora aprì una nuova sede sempre i via Riviera al 39, dove oggi ci sono laboratori artistici, spazi di co working e un’officina.
La vecchia struttura del Cotonificio diventò sede della Repetto e Fontanella, ditta che costruiva gabbie per uccelli.