La Basilica di San Michele Maggiore è una delle più antiche e importanti chiese di Pavia.
Situata nel cuore della città, in piazza San Michele, fu edificata a partire dalla seconda metà dell’XI secolo e, nel corso dei secoli, è stata più volte rimaneggiata.
La chiesa è famosa soprattutto per aver ospitato l’incoronazione di Federico Barbarossa nel 1155.
Al centro, sopra il portale centrale, si trova il bassorilievo di San Michele, raffigurato in posizione frontale mentre calpesta il drago dell’Apocalisse.
La figura di San Michele è stata realizzata in pietra calcarea ed è ancora ben conservata. La mano destra del santo è benedicente, mentre con la sinistra regge il globo crucigero.
La figura del drago, invece, è stata scolpita in modo da risultare più piatta, quasi a voler sottolineare la sua sconfitta.
Perché San Michele uccide il drago?
La figura di San Michele che uccide il drago è una rappresentazione simbolica della lotta tra il bene e il male.
Nella tradizione cristiana, il drago è spesso associato a Satana, il diavolo, mentre San Michele è l’arcangelo che guida le forze del bene nella battaglia contro il male.
Nel libro dell’Apocalisse, si narra che Michele e i suoi angeli combatterono contro il drago e i suoi angeli, e il drago fu sconfitto e precipitato sulla terra.
Questa immagine di San Michele che uccide il drago è diventata un simbolo di vittoria del bene sul male, della fede sulla paura, della luce sulle tenebre.
La splendida facciata in pietra arenaria della Basilica di San Michele è un vero e proprio scrigno di storia e arte romanica, vi invitiamo a scoprire le sue meraviglie da vicino.
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