Eitan Biran dovrà tornare in Italia: questa è stata la decisione della giudice del tribunale della famiglia di Tel Aviv. La sentenza è stata emessa lunedì 25 ottobre nel rispetto delle tempistiche stabilite dalla Convenzione dell’Aia su minori sottratti.
Eitan, secondo il tribunale, ha “legami più forti e si sente più a suo agio con la sua famiglia italiana e l’ambiente circostante di quanto non ne abbia con la sua famiglia israeliana e l’ambiente circostante“. Secondo il giudice, riporta il sito del Jerusalem Post, il nonno del bambino ha violato la Convenzione dell’Aja portando in Israele il bambino senza copertura giuridica.
Il tribunale ha anche sottolineato come l’Italia sia per Eitan “il suo ambiente di vita abituale“.
Eitan era stato portato in aereo, senza permesso, in Israele dal nonno materno Shmuel Peleg lo scorso settembre dopo essere stato prelevato a casa a Pavia della zia Aya Biran. Il nonno per questa azione è indagato in Italia per sequestro di persona.
“Il tribunale di Tel Aviv ha stabilito che Eitan debba tornare in Italia, nel rispetto della Convenzione dell’Aja: va reso merito alla sua indipendenza di giudizio. – afferma il sindaco di Pavia Antonio Fracassi – Finché non vedrò il piccolo a casa propria (cioè nei luoghi che gli sono familiari: qui da noi), non sarò completamente tranquillo. È già passato fin troppo tempo da quando, l’11 settembre scorso, è stato portato via, allontanandolo dalle sue certezze. Una cosa, comunque, è certa: oggi, a Pavia, ci sono gioia, commozione e speranza”.
Ti potrebbe interessare anche: