La Colomba Pasquale è un dolce simile al panettone, arricchito di una copertura di amaretto e mandorle. Fu la storica azienda milanese Motta che decise di confezionare questo prodotto nei primi del Novecento.
La sua storia però ha origini ben più lontane nel tempo.
La leggenda
Si narra che verso la metà del VI secolo il Re Alboino, sovrano dei Longobardi, dopo avere lungamente assediato la città di Pavia riuscì ad occuparla il giorno della vigilia di Pasqua del 572.
Entrato in città, il suo cavallo stramazzò al suolo per la fatica.
Secondo la leggenda, fu in quel momento che apparve un vecchio, il quale allungò alla bestia una pagnotta di pane appena sfornato. Il cavallo, miracolosamente, si alzò di scatto e cominciò a mangiare con grande sorpresa dello stesso Alboino e fu a quel punto il vecchio si rivolse al Re e gli disse:
“Sappi che Dio conosce il tuo proposito iniquo di sterminare la popolazione. Se non ti penti, il tuo cavallo stramazzerà ancora, per non alzarsi più”.
Alboino dopo aver riflettuto sulle parole del vecchio decise di rinunciare alla strage e Pavia fu salva.
L’indomani, nel giorno di Pasqua, il Re dei Longobardi ricevette gli omaggi dei cittadini più influenti davanti alla basilica di San Michele. Innanzi al Re si presentò nuovamente il vecchio del giorno prima, con un dolce a forma di Colomba:
“Alboino, io ti porgo il mio tributo personale in questo giorno di Pasqua, questo è un simbolo di Pace.”
In onore di queste colombe, Alboino rispettò la città e i suoi abitanti.
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