Per tutta l’estate, nella splendida cornice del palazzo storico del Broletto, verrà allestita una una mostra e si alterneranno eventi e performance .
“Genius loci” è il titolo di un progetto espositivo che si prevede articolato nel tempo e diffuso in differenti siti storici della città di Pavia. La prima tappa si svolgerà nelle sale del Palazzo Broletto, dal 25 luglio al 10 settembre 2019, con una mostra dello scultore toscano Stefano Di Giusto. – Spiega il curatore Christian Marinotti – Poiché tutte le mostre che comporranno questo itinerario espositivo saranno d’arte contemporanea ed altresì tutte ospitate in luoghi storici della città, col titolo Genius loci si è voluto sottolineare il rapporto fra tradizione e modernità, dove il nuovo si somma all’antico e da questa sovrapposizione, da questo intreccio – osmosi nel tempo di ingegno, memoria ed invenzione – si forgia la cultura.
Di questa relazione cardine il patrimonio artistico e monumentale del nostro paese, frutto di secolari stratificazioni, rappresenta l’esempio più emblematico ed in tal senso le sculture contemporanee esposte in questa mostra si pongono in stretto dialogo e confronto con la Storia dell’arte nel segno della continuità del processo creativo dell’uomo nel tempo, che non conosce sosta né prevede interruzioni. Il legame con la tradizione Stefano Di Giusto lo evoca costantemente, dai richiami alla classicità antica e rinascimentale, con una sequela di statue e busti, copie miniaturizzate di una sua privata gipsoteca ideale, sino alle rimembranze di cultura artistica moderna, novecentista, come nell’uomo ripiegato nel suo Stato d’agitazione di wildtiana memoria. Ma l’elemento personale, originale, l’artista lo esprime con i suoi visi in vaso; sembra uno scioglilingua invece è la sorte che tocca ai volti di Stefano Di Giusto piantati in cocci, quasi la natura si prendesse vendetta del genere umano che l’ha brutalizzata sin da quando è apparso sulla terra. Volti silenti, rassegnati, prigionieri della propria ignavia rispetto all’immensità del creato, di cui l’uomo ignora l’armonia. Oppure volti deformati in un urlo esasperato di protesta, di lamento, di rabbia, di disperazione. Urli esagerati, grotteschi, a sottolineare il paradosso della condizione umana.”
Un ricco calendario di appuntamenti tra eventi e performance, “Genius Loci. Arte Luoghi Sinfonie”, accompagnerà la mostra per tutto il periodo della sua apertura nel corso dell’estate.
24 luglio – Daria Fisher (Ore 21)
Daria Fisher è una musicista di strada professionista. Tiene concerti in Italia e a Mosca. Rispetto alle difficoltà che un artista di strada deve affrontare, le sue performance dimostrano una spiccata originalità: ogni concerto presenta una straordinaria creazione di moda. Daria si esibisce in un genere particolarmente originale, basato su voce e violino. Tutti gli stereotipi vengono infranti e la classicità del violino si trasforma in una sonorità elettronica, trasformando l’esibizione in uno show dove il suono del violino si fonde con la sua voce profonda.
1 agosto – 7 Wonders (Ore 21)
Il progetto in solo di Davide Bussoleni, per batteria e percussioni, presenta un viaggio tra le 7 meraviglie del mondo, attraverso ritmi e sonorità che arrivano alla tradizione indiana per ritornare alle percussioni africane, basi del jazz. In questa occasione il viaggio è impreziosito dalla presenza di Stefania Tansini, che su questi ritmi ballerà, arricchendoli di nuove forme espressive.
30 agosto – Phase duo (Ore 21)
Phase duo sono Eloisa Manera (violinista, compositrice and improvvisatrice) e Stefano Greco (producer, sound designer e dj). Lei arriva dal mondo della classica, ha suonato con Mario Brunello e Herbie Hancock e la sua arte non ha confini; il mensile Musica Jazz l’ha inserita nella shortlist delle 10 donne che stanno cambiando il Jazz; lui dall’ambiente elettronico milanese con una passione sfrenata per i poliritmi, l’Africa e Mussorgsky. Hanno cominciato a suonare insieme nell’alveo del collettivo di musicisti di Musicamorfosi mescolando le loro differenti storie e background artistici. Il loro primo progetto è un mix o meglio un live remix di minimal music da Steve Reich e Terry Riley che li ha condotti a scrivere e sperimentare tra live e elettronica brani originali e minimali Raga indiani.
10 settembre – Accordi Disaccordi – Swing Manouche Trio (Ore 21)
Gruppo tra i più importanti e attivi della scena jazz manouche mondiale, il trio costituito da Alessandro Di Virgilio alla chitarra solista, Dario Berlucchi alla chitarra ritmica e Dario Scopesi al contrabbasso ha esportato la via italiana al jazz manouche in tutto il mondo: 5 tournèe da tutto esaurito in Russia, concerti negli Stati Uniti, Francia, recentemente ospiti dell’Istituto di Cultura Italiano in Australia, una intensa attività concertistica in Italia, ha portato la formazione ad allargare il proprio repertorio presentando spesso in concerto anche brani di propria composizione. Un mix esplosivo di tecnica, simpatia, forte comunicatività.