Pochi ingredienti riescono a creare una deliziosa bevanda rinfrescante: ghiaccio , sciroppo e pezzi di frutta.
La grattachecca per i romani è più o meno quella che per noi pavesi è la granita, con una differenza: il ghiaccio viene tritato a mano.
La ‘checca’ è un unico grande blocco di ghiaccio da cui si gratta il ghiaccio con uno speciale raschietto. Da qui il nome ‘Grattachecca’.
Successivamente si aggiunge dello sciroppo e pezzi di frutta a volontà.
Il primo grattacheccaro pavese si trova in pieno centro storico, precisamente in via Bordoni, a pochi passi dalla sede centrale dell’ Università.
Qui si può sgranocchiare e sorseggiare la vera grattachecca alla romana.
Un consiglio per tutti i pavesi: prima si mangia con il cucchiaio poi si succhia con la cannuccia.
I gusti sono tantissimi e la scelta è ardua, si va dai classici, amarena, menta e tamarindo, fino ad arrivare alle versioni più elaborate.
I più golosi possono infatti farsi aggiungere pezzi di frutta fresca come cocco, fragole, mirtilli e chi più ne ha più ne metta.
I Romani sono soliti passeggiare sul Lungotevere con una grattachecca in mano, vorrà dire che noi la gusteremo in Lungoticino.
Choice of Taste
via bordoni 6 Pavia
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