Isabella D’Aragona Sforza, nata a Napoli nel 1470, fu secondogenita del re di Napoli Alfonso d’Aragona e della sua prima moglie Ippolita Maria Sforza, sorella di Galeazzo Maria Sforza e Ludovica il Moro, duchi di Milano.
In tenerissima età, ad appena due anni, fu promessa sposa al cugino Gian Galeazzo Maria Sforza, il quale ne aveva appena compiuti quattro. Il matrimonio avvenne nel 1488 e un anno dopo decisero di confermare i voti nuziali presso il Duomo di Milano.
Alla celebrazione seguirono dei festeggiamenti solenni durante i quali i cittadini di Pavia decisero di dare in dono una coppa d’oro e l’illustre personaggio Leonardo da Vinci realizzò uno spettacolo. In quel periodo Leonardo soggiornava proprio a Pavia, in un palazzo che dava su Piazza Vittoria.
Lodovico il Moro, per tenere i novelli sposi lontani dal governo, decise di trasferire Isabella e il marito Gian Galeazzo a Pavia, e diede loro come dimora l’attuale Castello Sforzesco. Neanche la nascita di 4 figli portò felicità e pace nel matrimonio già compromesso con Gian Galeazzo, che morì proprio nelle stanze del castello nel 1494.
Isabella d’Aragona e la Gioconda
In anni recenti possiamo però parlarvi del riscatto di Isabella. E’ proprio su Isabella d’Aragona che ruotano gli studi sull’identità della Gioconda.
Antonietta Pignatelli Palladino, giornalista e studiosa di Leonardo, analizza un documento inedito, conservato presso la New York Public Library, contenente la stampa del volto di Isabella d’Aragona. Ad una copia di questa immagine di Isabella è stata sovrapposta (digitalmente) l’immagine della Monna Lisa e sembra proprio non ci siano dubbi.
Ce ne parla FAI Giovani Pavia nella Rubrica “Donne per Pavia” dedicata ai grandi personaggi femminili che hanno lasciato un segno nella nostra città. Potete seguirla sulla loro Pagina Facebook ufficiale e Instagram.
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