Il maestoso cortile del Collegio Borromeo sarà il magnifico palcoscenico della nuova tappa pavese del festival interdisciplinare “La Milanesiana” ideato e diretto da Elisabetta Sgarbi.
La kermesse, che quest’anno svilupperà il tema “Il progresso”, toccherà Pavia dal 9 all’11 luglio per tre incontri di grande intensità che andranno ad aggiungersi alle iniziative in corso, al Collegio Borromeo, per festeggiare i 460 anni della sua fondazione.
9 luglio 2021 – “La città dei vivi e la terra dei felici”
Incontro con Wole Soyinka, 86 anni, considerato uno dei più importanti esponenti della letteratura dell’Africa sub-sahariana nonché il maggiore drammaturgo africano, vincitore del premio Nobel per la letteratura nel 1986, e con Nicola Lagioia, scrittore e conduttore radiofonico, direttore del Salone Internazionale del Libro di Torino e vincitore del Premio Strega nel 2015.
E’ atteso con particolare interesse l’intervento di Soyinka che presenterà pagine del suo ultimo romanzo, una prova nata dopo ben 48 anni di pausa dalla narrativa. Il prologo della serata, affidato all’intervento di Andrea Moro, romanziere e filosofo del linguaggio, ricorderà Dante Alighieri e, in particolare, la sua lingua. La serata verrà conclusa da un concerto dello straordinario pianista jazz cubano Omar Sosa.
10 luglio 2021
Giulio Ferroni, critico letterario e storico della letteratura, prenderà le mosse dal suo libro “L’Italia di Dante” – un vero e proprio viaggio all’interno della letteratura e della storia italiane, una mappa del nostro paese illuminata dai luoghi che Dante racconta in poesia – per rileggere la parola del Sommo Poeta in dialogo con l’attualità e per ritrovare la ricchezza, storica e letteraria dei luoghi in cui ci troviamo a vivere.
11 luglio 2021
Incontro dedicato al tema delle guerre «ovvero – spiega Elisabetta Sgarbi – alla spia che segnala con evidenza come il progresso sia spesso caratterizzato da molte ambiguità».
Joby Warrick – reporter per The Washington Post e due volte Premio Pulitzer – racconterà la guerra in Siria e la strage compiuta con le armi chimiche ai danni dei cittadini e Ilya Kaminsky, giovane e pluripremiato poeta ucraino, leggerà alcune storie della sua struggente ballata “La repubblica dei sordi”.
La serata sarà caratterizzata anche da un prologo fotografico di Oliviero Toscani sul tema dei diritti umani, dal reportage cine-fotografico dedicato ai territori occupati della Palestina e firmato da Theo Volpatti e dal concerto pianistico conclusivo di Ramin Bahrami.
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