Gli ultimi 3 giorni di gennaio, chiamati anche i ‘Giorni della Merla’, alimentano da sempre innumerevoli leggende.
Pare che una delle leggende dei ‘Giorni della Merla’ nasca proprio nel nostro territorio. Anziani che vivono nella zona dell’Oltrepò Pavese la raccontano ancora oggi.
La storia racconta che, intorno all’anno 1230, il Po e gli stagni – a causa di un’ondata di freddo intenso – rimasero gelati per quasi tutti i mesi invernali, tanto che era possibile attraversarli percorrendo la crosta gelida anche a piedi. Due novelli sposi, tentarono l’ardua impresa di spostarsi dall’Oltrepò a Pavia, a bordo di un calesse trainato da un cavallo.
Purtroppo, il ghiaccio si ruppe sotto al loro passaggio sul fiume e furono inghiottiti dalle gelide acque. Unica testimone della loro morte fu una merla che per tre giorni, gli ultimi di gennaio, cinguettò per chiedere aiuto.
Al terzo giorno il sole sciolse il ghiaccio ed il fiume restituì i cadaveri dei due ragazzi. Sul quel luogo sbocciarono splendidi fiori. Da quella tragica vicenda nacque una delle leggende sui ‘giorni della merla’, conosciuti per essere quelli più freddi di tutto l’anno.
Si dice che se questi giorni sono freddi, la primavera sarà mite e bella mentre, se sono caldi, essa arriverà in ritardo.