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I Giorni della Merla non sono solo freddo, la storia pavese che devi conoscere

I ‘Giorni della Merla’ corrispondono agli ultimi 3 giorni di gennaio e sono una tradizione popolare molto sentita in diverse regioni d’Italia, legata al periodo più freddo dell’anno.

Esistono diverse leggende che ne spiegano l’origine, e tra queste spicca una suggestiva versione pavese. 

È importante distinguere la leggenda delle nostre parti da altre versioni più diffuse, come quella che vede protagonista una merla dal piumaggio bianco che, per ripararsi dal freddo, si rifugia in un camino, diventando nera a causa della fuliggine

La leggenda pavese dei Giorni della Merla

La leggenda narra di due giovani innamorati che vivevano sulle rive del Ticino.

Un inverno particolarmente rigido, il fiume ghiacciò completamente, impedendo ai due amanti di incontrarsi.

Disperati per la lontananza, decisero di attraversare il fiume e il ghiaccio cedette sotto il loro peso. I due giovani persero la vita nelle acque gelide.

Dopo tre giorni di gelo intenso, il sole tornò a splendere, sciogliendo il ghiaccio e restituendo i corpi dei due innamorati.

Sul luogo dove furono ritrovati, sbocciarono improvvisamente dei fiori, simbolo di rinascita e di amore eterno.

Da allora, gli ultimi 3 giorni di gennaio (o, secondo altre versioni, gli ultimi due di gennaio e il primo di febbraio) vengono chiamati “Giorni della Merla”, in ricordo di questa tragica storia d’amore e del freddo intenso che la causò.

Si dice inoltre che che se questi giorni sono freddi, la primavera sarà mite e bella mentre, se sono caldi, essa arriverà in ritardo.

Anche se le previsioni meteorologiche moderne hanno in parte sostituito le credenze popolari, la leggenda rimane viva nella memoria collettiva, tramandata di generazione in generazione.

Fonte Immagine: Depositphotos