In occasione della giornata nazionale del gatto lo scorso 17 febbraio, Legambiente ha reso omaggio a questo felino con un focus dal titolo “A-mici in Città”
Obiettivo fare il punto, con dati alla mano (riferiti al 2021), sull’animale domestico tanto indipendente quanto amato e diffuso in Italia, e su cosa le amministrazioni italiane facciano per il loro benessere e la loro tutela.
In sintesi, nonostante l’Italia si confermi tra i paesi che più amano i gatti – se ne stimano nel 2021 tra i 10 e 15 milioni nelle case dei cittadini, tra 700.000 e 1.000.000 quelli liberi presenti nelle colonie feline registrate nelle città italiane e tra 66.000 e 72.000 le persone ufficialmente impegnate nel loro accudimento volontario -, il Belpaese risulta ancora in forte ritardo nel garantirne benessere e tutela. I principali talloni d’Achille riguardano i ritardi su sterilizzazioni, adozioni e relative campagne.
Nel 2021, stando al focus di Legambiente “A-mici in Città”, solo il 34,7% delle amministrazioni comunali dichiara di avere colonie feline presenti sul proprio territorio, solo il 26,4% di sapere quanti gatti ci siano in queste stesse colonie.
Non mancano gli esempi istituzionali virtuosi. Sul fronte anagrafe, ad esempio la Regione Lombardia, attraverso legge regionale, dal 1° gennaio 2020 ha reso obbligatoria la registrazione di ogni gatto che entra a far parte di una famiglia.
Sempre in relazione all’anagrafe felina, nel 2021, il comune di Sant’Angelo in Lomellina (PV) dichiara di avere più di un gatto ogni due cittadini residenti, seguito dal comune di Zeddiani (OR) con poco meno di un gatto ogni due cittadini residenti e dal comune di San Pietro in Cerro (PC) con analoga situazione.
”Non ci sono colonie feline qui – ha dichiarato il sindaco di Sant’Angelo in Lomellina, Matteo Grossi, al sito web del Giorno -, quindi tutti i 400 gatti censiti si trovano nelle case. Vuol dire che stanno bene, che sono accuditi e che i cittadini non sono in difficoltà economiche altrimenti non potrebbero prendersi cura di un gatto. Del benessere dei santangelesi mi ero reso conto guardando i dati sulla Tari che viene pagata da tutti come le altre tasse, adesso ne ho la riprova”.