Nel fine settimana, dal 27 al 29 settembre 2019, si svolge la Sagra del salame d’oca a Mortara: una manifestazione in grado di richiamare ogni anno migliaia di persone.
Venerdì e sabato dalle ore 19.30 e domenica dalle ore 12.30 sarà possibile degustare questa specialità mortarese presentata in un ricco e vario menù (il menù completo dall’antipasto al dolce costa 25 euro).
Per quest’anno è previsto anche un’area street food con hamburger d’oca e panino di salame d’oca.
La Sagra del salame d’oca di Mortara sarà un’occasione unica per gustare un prodotto di nicchia di questa area del territorio lomellino che dal 2005 si fregia del prestigioso marchio Igp (Indicazione Geografica Protetta).
Il Salame d’oca di Mortara IGP è indicato come antipasto, consumato da solo o in accostamento con altri salumi tipici della tradizione lombarda.
Secondo l’usanza tradizionale, il Salame d’oca si consuma con la mostarda o le salse tipiche agrodolci. Da provare inoltre è l’accostamento con la polenta, e l’impiego del salame d’oca come ingrediente di saporite ricette come ad esempio savarin o gustosi risotti.
LA STORIA
L’allevamento delle oche in questa area geografica è un’attività praticata sin dal Medioevo. L’oca era utilizzata dalle massaie con due fini: ottenere soffice piuma per i materassi da dare in dote alle figlie in età da marito; assicurare una pietanza succulenta durante il periodo invernale.
Secondo la tradizione, questo salame affonderebbe le proprie radici nelle comunità ebraiche, particolarmente diffuse in Lomellina ai tempi di Ludovico il Moro, che per prime ordinarono ai salumieri locali salami e ciccioli d’oca, sulla base dei precetti della cucina kosher che vieta il consumo di carni suine.
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