I Musei Civici di Pavia si trovano all’interno dello splendido Castello Visconteo dal 1851.
Nella prima sala si trovano reperti del territorio pavese, in epoca Romana.
La seconda sala, detta sala azzurra per le volte affrescate con un cielo stellato, ospita l’affascinante collezione egizia donata dal fondatore del Museo, il Marchese Luigi Malaspina. Grazie alle sue donazioni si formò il primo nucleo dei Musei Civici. Nella stessa sala di trova anche la preziosa raccolta di vetri di età romana.
Nella terza, quarta e quinta sala sono esposti vetri e ceramiche, sarcofagi della Pavia in epoca romana e bizantina.
Si prosegue con la Sala Longobarda, dove sono conservati oggetti di oreficeria e lastre tombali, arredi sacri e argenti paleocristiani, la più importante testimonianza dell’epoca in cui Pavia fu la capitale del regno Longobardo.
Dalla settima alla quattordicesima sala si sviluppa la sezione Romanico Rinascimentale.
Qui sono conservate sculture e basso rilievi, frammenti architettonici provenienti da vecchie chiese andate distrutte. Molti appartenevano alle cattedrali gemelle di Santa Maria del Popolo e Santo Stefano dove, al loro posto, si trova adesso il Duomo.
Nella sala che ospitava la Quadreria dell’Ottocento è stato creato uno spazio di documentazione permanente sulla Battaglia di Pavia, che ha visto affrontarsi gli eserciti francese e spagnolo sul palcoscenico del Parco e del Castello Visconteo.
A questo punto si sale alle sale superiori, dove gli affreschi trecenteschi hanno mantenuto il loro vecchio splendore.
Qua si trovano i dipinti della Pinacoteca Malaspina, con opere dal 300 al 700, italiane e straniere. Segnaliamo la Madonna col Bambino di Giovanni Bellini, la Sacra Famiglia con i santi Elisabetta e Giovannino del Correggio, il Ritratto d’uomo di Antonello da Messina, la tavola con Cristo portacroce e i dieci certosini del Bergognone.
Fra gli artisti stranieri, la Madonna con Bambino di Hugo van der Goes e il ritratto del Re Francesco I di Jean Closè.
Sempre al secondo piano, la sezione di Scultura Moderna e Gipsoteca, con una raccolta di oltre 200 sculture del XIX e XX secolo, perlopiù in gesso: calchi di opere antiche accanto a bozzetti e opere definitive.
Nella torre est si trova il meraviglioso modello ligneo del Duomo di Pavia, risalente al 400, opera di Giovan Pietro Fugazza.
Troviamo anche un modello più piccolo del Duomo, di Luigi Malaspina e di Carlo Amati, mai realizzato.
Nello stesso piano troviamo la quadreria dell’800, arricchita di recente con un lascito della donazione Moroni. Sono presenti opere di Francesco Hayez, Andrea Appiani, Medardo Rosso, Tranquillo Cremona, Federico Zandomeneghi, Giovanni Boldini, Giuseppe De Nittis e Giovanni Segantini.
Fanno parte dei Musei Civici Pavia anche la ricchissima biblioteca d’arte, la fototeca con migliaia di fotografie.
L’Archivio Chiolini, del fotografo Guglielmo Chiolini, raccoglie più di 880.000 immagini, realizzate dagli anni ’20 e sino agli anni ’80, che parlano di Pavia.
Molto interessante il Museo Robecchi e il Museo Pavese del Risorgimento, fondato nel 1885 grazie al contributo dei cittadini pavesi che donarono fotografie, libri, testimonianze.
Vengono organizzate bellissime visite fino in cima alla torre del Castello, dove poter ammirare Pavia dall’alto.
Biglietti
Intero: 10 euro (tutti i musei)
Ridotto: 5 euro (singoli musei o sezioni)
Biglietto Famiglia (due genitori + figli fino a 18 anni): euro 15.00
Corte del Castello: gratuito
Orari: tutti i giorni dalle 10.00 – 18.00. La biglietteria chiude alle 17.15.
Chiuso il martedì, il 1 gennaio, 15 agosto, 25 e 26 dicembre.
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