Il Generale francese Napoleone Bonaparte visitò Pavia due volte, lasciando traccia di sé in edifici e iniziative che ancora oggi ci parlano di lui.
Abbiamo avuto il piacere di partecipare ad un’interessante visita guidata, organizzata dal Museo di Storia Naturale dell’Università di Pavia.
La guida ci ha accompagnato attraverso i luoghi dei soggiorni del grande generale francese in città.
Nel 1805, Napoleone, con la consorte Giuseppina, fu in visita ufficiale a Pavia e soggiornò presso l’antica dimora nobiliare della famiglia Botta Adorno, considerata la più elegante e decorosa della città.
Ancora oggi è presente la Stanza di Napoleone, perfettamente conservata con i suoi stucchi e i suoi affreschi.
La coppia transitò da Pavia per una sosta di tre giorni durante il viaggio che conduceva l’imperatore a Milano per la proclamazione a re d’Italia.
A Pavia visitò il Castello Visconteo, il Collegio Ghislieri e l’Università dove assistette anche a una lezione di Alessandro Volta, immortalata in un bel dipinto oggi custodito presso i Musei Civici di Pavia.
Durante il soggiorno pavese l’imperatrice visitò anche il teatro della città, all’epoca detto del Nobile Condominio, poi Fraschini, dove Giuseppina assistette a uno spettacolo senza però gustarne l’atto finale.
In viale Matteotti troviamo un altro luogo storico che vide la presenza in città del Bonaparte alla fine del Settecento, l’edificio dell’ex Collegio Caccia.
In quella occasione, datata 25 maggio 1796, Napoleone a Pavia incontrò il sindaco della città, Camillo Campari, al quale accordò clemenza per Pavia.
Una lapide, ben leggibile, apposta fuori dall’edificio al numero civico 20 ricorda lo storico incontro.
Una curiosità
Presso Kosmos, si trova un esemplare di elefante imbalsamato, donato nel 1812 da Napoleone al Museo di Storia Naturale di Pavia.