Oggi molti esperti consigliano alle imprese di internazionalizzarsi, allargando i confini del proprio business al di là della Penisola, dunque orientandosi anche verso l’estero. Si tratta di una strategia spesso vincente, sia per combattere la crisi, sia per espandere i propri orizzonti su altri mercati, aumentando anche il fatturato e la brand awareness della propria impresa. In questo articolo, dunque, approfondiremo alcune informazioni relative alle possibilità di sviluppo che hanno determinate aziende, a partire dalle partnership fino ad arrivare alle esportazioni.
Come espandere la propria impresa tramite l’internazionalizzazione
Per internazionalizzazione si fa riferimento all’espansione delle attività (tutte quante o una parte di esse) di un’azienda al di fuori del proprio paese. Questo processo può essere realizzato in vari modi, ognuno con il proprio grado di difficoltà e impegno. In genere una delle vie più semplici è instaurare delle collaborazioni con altre aziende operanti all’estero: si tratta infatti di un’operazione che non richiede particolari sforzi, e che può essere attuata anche a fronte di investimenti più contenuti.
Se si intende intraprendere la strada della partnership, al fine di ampliare i propri confini aziendali, sarà necessario compiere specifici controlli relativi all’azienda con la quale si collaborerà. Tra questi, ad esempio, vi è la verifica della partita iva, descritta accuratamente all’interno di alcune pagine online dedicate. Il secondo metodo,poi, è rappresentato dall’esportazione di prodotti e/o servizi all’estero: si tratta di un’attività molto più impegnativa, che però permette di avere il completo controllo, intraprendendo delle strategie di mercato più aggressive. Naturalmente la strada più adatta dipenderà dalla tipologia di business e di impresa, e volendo è possibile seguire entrambe.
Come scegliere i mercati esteri per espandere i propri confini
Ovviamente non tutti i mercati esteri sono uguali: alcuni paesi potrebbero infatti offrire delle potenzialità di business superiori, rispetto ad altri. La scelta deve in primo luogo avvenire monitorando il mercato di riferimento e individuando i propri competitor diretti, per capire se c’è ancora spazio di manovra.
In secondo luogo è necessario valutare la situazione economica del paese d’interesse, e verificare che non vi siano impedimenti legali per il proprio tipo di attività, legati ad esempio all’impossibilità di esportare un determinato prodotto. In questa fase è opportuno rivolgersi ad un legale esperto, per capire effettivamente come funziona il quadro legislativo legato alle importazioni in una certa nazione.
Inoltre, si consiglia di studiare anche la cultura del paese di riferimento: un dato prodotto, pur essendo legale, potrebbe in qualche modo offendere i consumatori. Chiaramente ci sono altri tasselli fondamentali per il successo, come la presenza di un piano di export in grado di coprire ogni evenienza. Infine, si suggerisce di valutare l’opzione e-commerce: un sistema rapido ed economico per internazionalizzarsi e per vendere in ogni angolo del globo.