Nella piazza principale del paese, di fianco al Comune e alla chiesa, si trova la tipica Osteria di paese: l’Osteria del Campanile. Dopo il lockdown, la location ha subito delle modifiche, allargando il suo spazio in un bel dehors proprio sotto al campanile.
Veniamo accolti subito da un oste gentile che ci consiglia le prelibatezze locali. Devo ammettere che eravamo già preparati perché ogni giorno viene pubblicato in rete il menu del locale con i relativi costi. Personalmente la riteniamo un’abitudine estremamente utile: permette di poter scegliere quando recarsi all’Osteria del Campanile in base ai piatti proposti, inoltre l’esposizione dei prezzi rende il tutto più trasparente.
La cucina propone piatti con ingredienti tipici della zona: l’antipasto era un ottimo tagliere di salumi nostrani accompagnato da un originale e raffinato gelato al Parmigiano Reggiano.
Nel menu viene sempre specificata la tipicità della ricetta ed il tipo di prodotto impiegato.
I primi sono gustosi: le nostre passioni sono state soddisfatte: abbiamo provato un risotto raparossa e blue di capra della Fattoria I Gratèr della Valle Schizzola e dei ravioli “Alta Valle Staffora” con ripieno di varzese.
Varzese è l’unica razza bovina autoctona lombarda e il nome si riferisce proprio a Varzi, una delle località di provenienza.
Le porzioni dei piatti sono perfette: non risicate né eccessive. Decidiamo di passare direttamente al dolce. La carta dei vini è in gran parte dedicata ai vini locali.
Noi proviamo un Bonarda della Az. Agr. Pastore Francesco che si trova proprio all’inizio del paese.
Consigliamo di provare anche una delle tante cene a tema organizzate. Noi abbiamo avuto il piacere di gustare una cena a base di pesce, tutto squisito dall’antipasto al dolce, il risotto allo zafferano con cozze e gelato alle zucchine inimitabile. Regna sempre la cortesia del proprietario, Manolo, e del personale, il che rende molto gradevole la degustazione.
Veramente una preziosa osteria da conservare.
Voto: 10