Dal 1° gennaio 2020, anche a Pavia, come del resto della Lombardia, tutti i gatti dovranno avere un microchip.
Così è stato stabilito dal Piano regionale integrato della sanità pubblica veterinaria 2019-2023 che ha emesso l’obbligo per i gatti appena nati, appena adottati o appena comprati; per tutti gli altri sarà a discrezione dei singoli proprietari decidere se identificarli o meno, in quanto la norma non ha valore retroattivo.
Grazie a questa novità sarà possibile risalire all’identità di gatti smarriti e ricondurli al legittimo proprietario in tempi brevi. I dati dell’animale saranno inseriti in un database nell’anagrafe della regione Lombardia. I dati anagrafici invece dei possessori dell’animale resteranno solo a disposizione del veterinario.
“Fino ad oggi – ricorda Roberta Marcone, assessore al Turismo, Commercio, Artigianato, Politiche economiche, Benessere e Tutela Animale – erano obbligatoriamente microcippati e iscritti all’anagrafe solamente i gatti con un passaporto per andare all’estero, quelli di razza e quelli di colonia, ovvero gli exrandagi, diventati «liberi» con la legge 281 del 1991, che da qualche anno viene inserito regolarmente microchip e i loro dati inseriti nell’Anagrafica dei Servizi Veterinari Pubblici”.
E’ importante sapere che solo il veterinario può installare il microchip sottocutaneo, attraverso con un’apposita siringa. Il costo della operazione, assolutamente indolore per il micio, può variare dai 30 ai 50 auro.
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