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Pavia, il significato dei simboli proiettati sul Ponte Coperto

Il Ponte Coperto il 4 settembre è stato illuminato in occasione dell’inaugurazione del programma celebrativo del 70° anniversario e accompagnerà visitatori e cittadini fino al 9 gennaio 2022.

Fra gli elementi leggendari e storici che illumineranno il ponte ci saranno i motivi decorativi che rimandano ai plutei longobardi, al “Serafino della cattedrale” fino al Triskele di origine celtica.

I Plutei Longobardi

La scultura longobarda rappresenta una delle più eleganti manifestazioni dell’arte altomedievale. Tipici della scultura longobarda sono le rappresentazioni zoomorfe e il disegno geometrico e, tra le sue manifestazioni sopravvissute fino ai nostri giorni, si annoverano pannelli d’altare, fonti battesimali e soprattutto splendide lapidi dai bassorilievi.

Pluteo dei Pavoni, Castello Visconteo

Il Serafino della cattedrale

Proprio riferendosi a questo angelo, Opicino de Canistris, nel “Liber de laudibus civitatis ticinensis” racconta: “Questa chiesa di Santa Maria, dopo esser stata distrutta da un incendio ad opera del tiranno Odoacre, re degli Eruli nel 476, fu restaurata dalla potenza degli angeli per i meriti di Epifanio, nostro vescovo”.

Per ricordare tale protezione angelica, un angelo Serafino fu collocato sul tiburio della cattedrale di Santo Stefano: la statuetta del Serafino, un angelo con sei ali, rimase a custodire e proteggere la città di Pavia fino al 7 aprile 1460, quando un gran temporale la fece cadere rovinosamente a terra, come riporta anche Antonio Maria Spelta nella sua “Historia”. Il Serafino della cattedrale – che si ritiene sia l’angelo “custode” della nostra città, oggi è un’opera realizzata dall’artista pavese Pupi Perati in due copie: la prima si trova nel Capitolo del Duomo e la seconda appartiene alla chiesa del Carmine, che la conserva nella Cappella dell’Angelo custode.

Il Serafino della cattedrale di Pupi Perati

Il Triskele

Triskele, simbolo celtico Resistendo nel tempo e ai cambiamenti storici, questo simbolo celtico è formato da tre segmenti di una spirale congiunti in un unico punto a formare un vortice. Raffigura il movimento infinito della vita e rappresenta l’evoluzione e il cambiamento che può avvenire solo attraverso il movimento, il simbolismo fra passato, presente e futuro.

“La reinterpretazione del Ponte Coperto con giochi di luce, fra cui appare l’icona dell’angelo Serafino, assume una forte valenza simbolica della fede popolare pavese di protezione e custodia della città – dichiara l’assessore al Turismo e Commercio, Roberta Marcone – Nel tempo difficile della ripartenza dopo il periodo buio dovuto al Covid, oggi come allora, la figura della protezione angelica del Serafino, appare di buon auspicio per rinforzare l’idea di slancio, unione e ripartenza verso il futuro.”

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