Sono le donne seguite dalla Cooperativa Kore di Vigevano, che grazie al progetto “Coltiviamo il rispetto” realizzato insieme a Coldiretti Pavia e all’Azienda Agricola Riva di Cilavegna (PV), si sono lasciate alle spalle un passato di soprusi e oggi provano a costruirsi un futuro più felice grazie al lavoro nelle risaie.
L’azienda Riva produce riso Carnaroli nelle campagne della Lomellina.
“Nelle risaie dedicate a questo progetto non usiamo diserbanti o prodotti chimici – spiega Milko Riva, che gestisce l’azienda insieme a sua moglie Laura e alla sua famiglia – ma coltiviamo come si faceva un tempo”.
Questo significa che le erbacce sono strappate a mano, con l’aiuto di zappe e rastrelli. Ed è qui che intervengono le quattro donne seguite dalla Cooperativa Kore. Alle spalle hanno storie di violenze, soprusi e maltrattamenti: tutte hanno dovuto abbandonare la propria vita precedente. E ora ricominciano da un campo di riso.
Questo autunno, dopo che il “riso anti violenza” sarà raccolto, verrà insacchettato e venduto col marchio della Cooperativa. Detratte le spese, il ricavato andrà alle lavoratrici stesse.
“Nel loro percorso di allontanamento dalla violenza le donne vittime hanno bisogno anche di realizzare la propria autonomia economica – spiega Stefano Greppi, Presidente di Coldiretti Pavia – Il progetto le affianca anche in questo, offrendo una nuova prospettiva di futuro grazie al lavoro in agricoltura”.
“In Italia – sottolinea Coldiretti Pavia – ogni giorno oltre 100 donne si rivolgono ai centri anti violenza, con quasi 1 su 3 (31,5%) fra i 16 e i 70 anni che ha subito una qualche forma di abuso fisico o sessuale. Negli ultimi cinque anni le case rifugio per le donne vittime di violenza sono salite a 228 in tutta Italia, mentre i centri antiviolenza sono cresciuti fino a 285. In prima linea nell’affrontare questo fenomeno che – spiega ancora Coldiretti Pavia – secondo gli ultimi dati riguarda oltre 6 milioni e mezzo di donne, ci sono anche le cooperative sociali di assistenza.”
“Il rispetto per la figura femminile deve tornare ad essere un tema centrale” – conclude il Presidente Greppi – “altrimenti continueremo a retrocedere, nonostante i tanti passi in avanti finora compiuti per contrastare questo odioso fenomeno”.