E’ stata approvata Lunedì 31 luglio 2023, la riforma della rete dell’emergenza-urgenza delle strutture lombarde, su proposta dell’assessore al Welfare Guido Bertolaso.
Le strutture ospedaliere, pubbliche e private, dovranno garantire l’immediata accoglienza del paziente e la continuità della presa in carico. Il tempo di permanenza in Pronto Soccorso sarà quindi limitato al tempo strettamente necessario per completare l’iter diagnostico terapeutico d’urgenza (di norma inferiore alle 8 ore).
Pazienti più gravi
Per i pazienti con necessità di trattamenti complessi, nelle strutture sede di DEA di I e II livello, dovrà infatti essere sempre prevista una Unità Operativa complessa di ‘Pronto Soccorso e Medicina d’Emergenza-Urgenza’. Essa deve comprendere, oltre al Pronto Soccorso, attività di OBI (Osservazione Breve Intensiva) e degenza di Medicina d’Emergenza-Urgenza.
Pazienti meno gravi
Per i pazienti meno gravi saranno previsti due percorsi.
Uno extraospedaliero, con il potenziamento della Centrale Medica Integrata (creata nel 2022) e dei team di risposta rapida (medico-infermieristico) per le cure domiciliari del paziente anziano e fragile. E un altro intraospedaliero con la predisposizione, in ogni DEA, di un ambulatorio specificatamente dedicato ai codici minori (gestito prioritariamente da personale aggiuntivo).
“Una riorganizzazione importante – sottolinea Bertolaso – che ci impegnerà per diverso tempo e ci porterà a un sistema tra i più moderni al mondo. L’obiettivo – conclude l’assessore – è ridurre i tempi di attesa che, a volte, soprattutto per le situazioni meno gravi, sono davvero troppo lunghi. Molti problemi possono essere risolti con la telemedicina”.