Presso la sede di Torrazza Coste nell’Oltrepò Pavese nasce il progetto ‘Riccagioia Agri 5.0’. Nata negli anni Sessanta, l’azienda agricola sperimentale Riccagioia aveva come scopo quello di educare i giovani all’agricoltura.
Oggi l’obiettivo della Regione Lombardia è quello di costituire a Riccagioia un bacino di tech-ingegneria applicata al settore primario e agroindustriale che si integri con il settore del turismo a livello agro-enologico, in grado di stimolare e valorizzare il territorio dell’Oltrepo.
Tutto questo è volto a favorire lo sviluppo di un’economia sostenibile, basata sulla biodiversità locale, la tutela e valorizzazione del prodotto tipico.
‘‘Il progetto Riccagioia rappresenta un esempio concreto di Agricoltura 5.0 – spiega Fabio Rolfi, assessore regionale all’Agricoltura – Regione Lombardia intende così innovare l’ecosistema agricolo del territorio e costituire un riferimento nazionale. Questo soprattutto in un momento in cui la crisi economica da Covid ha affermato la necessità di avviare processi di agricoltura intelligente e di precisione coniugando la redditività delle aziende con i principi dell’ecologia”.
Il complesso di Riccagioia a Torrazza Coste è composto da 54 ettari con 20mila metri quadrati di immobili: spazi divisi tra laboratori di analisi, laboratori didattici, sala convegni, uffici e già oggi sede di importanti associazioni del territorio.
Nello specifico una fondazione gestirà il progetto a cui partecipano, sul fronte pubblico, Ersaf (Regione Lombardia), mentre su quello privato: Almaviva Spa, Bayer Crop Science Srl, Bonifiche Ferraresi Spa-Ibf Servizi Spa, Federazione regionale Coldiretti Lombardia, Defendini logistica Srl – Sum Srl, Esri Italia Spa, GeoSmartCampus Srl, Nagima Srl, Structura Srl, Tim Spa e Olivetti Spa.
L’Università degli studi di Milano, dipartimenti di Scienze e politiche ambientali, Scienze agrarie e ambientali, Scienze per gli alimenti, e l’Istituto tecnico agrario Gallini di Voghera forniranno il sostegno scientifico e per la ricerca.
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