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Sant’Antonio Abate e il suo legame con Pavia: una storia di fede e tradizioni

Sant’Antonio Abate, venerato il 17 gennaio, è una figura molto cara alla tradizione popolare, specialmente in Lombardia, dove è considerato protettore degli animali, dei campi e di chi lavora la terra.

Il suo legame con Pavia è antico e ricco di storia, intrecciando fede, eventi storici e usanze locali.

Chi era Sant’Antonio Abate?

Nato in Egitto intorno al 251 d.C., Antonio è considerato il fondatore del monachesimo cristiano.

Dopo aver distribuito le sue ricchezze ai poveri, si ritirò nel deserto per condurre una vita ascetica di preghiera e penitenza

La sua fama si diffuse rapidamente in tutto il mondo cristiano, e il suo culto arrivò anche a Pavia.

Il legame con Pavia: tra storia e leggenda

Il legame tra Sant’Antonio Abate e Pavia affonda le radici nel Medioevo.

A Pavia, si trovava un importante insediamento degli Antoniani, un ordine ospedaliero che si dedicava alla cura dei malati, in particolare di coloro che soffrivano di “herpes zoster”, una malattia allora conosciuta come “fuoco di Sant’Antonio”. Per curare questa malattia gli antoniani utilizzavano il grasso di maiale. Ciò spiega anche perché il maiale sia spesso associato alla figura di S. Antonio Abate.

Questo ordine aveva una sede presso la zona fuori Porta San Vito (oggi Porta Milano), per poi trasferirsi in Borgo Ticino nel XIV secolo a causa della costruzione del Castello Visconteo.

Inoltre, diverse testimonianze storiche e artistiche legano il santo alla protezione della città in momenti difficili.

  • La protezione durante l’assedio del 1522: Una tradizione racconta che Sant’Antonio Abate abbia protetto Pavia durante l’assedio dei francesi nel 1522. Diverse opere d’arte, tra cui una conservata presso i Musei Civici di Pavia, raffigurano il santo insieme ad altri protettori della città, come San Siro, San Teodoro e Sant’Agostino, a testimonianza di questa credenza.
  • La benedizione degli animali: Come protettore degli animali, Sant’Antonio Abate è celebrato a Pavia con la tradizionale benedizione degli animali, un evento che si svolge solitamente nei giorni intorno al 17 gennaio. Questa usanza, ancora oggi molto sentita, vede persone di tutte le età portare i propri animali domestici (cani, gatti, ma anche conigli, criceti, uccelli, ecc.) sul sagrato della Chiesa del Carmine per ricevere la benedizione del sacerdote.
  • Presso la chiesa di San Teodoro, l’affresco “Veduta di Pavia” di Bernardino Lanzani testimonia un altro importante legame tra la città di Pavia e Sant’Antonio Abate.

Oltre alla benedizione degli animali, in alcune zone della provincia si accendono ancora i tradizionali falò in onore del santo, simbolo di purificazione e di allontanamento delle malattie.