La statua della Regisole si trova in Piazza Duomo a Pavia. E’ uno dei simboli della città ed raffigurata anche sul sigillo d’argento del Comune.
La statua attualmente visibile è una copia dell’originale, andata distrutta nel 1796 dai giacobini pavesi, poiché raffigurante un monarca. Negli anni 30, lo scultore Francesco Messina, fece una riproduzione del Regisole, basata sulle riproduzioni antiche. Simile ma non identica all’originale, in quanto il cavaliere è senza barba, mentre il cavallo ha “perso” il cagnolino che ne sorreggeva la zampa.
Inaugurata l’8 dicembre 1937, fu fortunatamente risparmiata dal crollo della torre civica del 1989.
Ci sono degli aneddoti poco conosciuti a proposito della della statua più famosa di Pavia.
Ve ne raccontiamo 4:
1. Il nome
Il nome dovrebbe derivare da “Rege[m] Solis”, per via del braccio alzato che sembra “reggere” il sole. C’è chi pensa invece che possa essere legato alla parola “regisolio”, cioè trono regale. Sembra infatti che originariamente la statua fosse posta nel Palazzo Reale.
2. Il mistero
Chi sia il cavaliere è tuttora un mistero. Si dovrebbe trattare di un imperatore romano, come sta ad indicare la mano alzata che saluta. Qualcuno dice Marco Aurelio altri Aureliano che sconfisse alle porte di Pavia gli Alemanni. Qualcuno afferma che potrebbe trattarsi del re ostrogoto Teodorico il Grande, ma non vi è certezza
3. Prezzo
La statua costò 65.000 lire.
4. Goliardia pavese
La statua del Regisole è ogni anno oggetto di scherno da parte degli studenti laureandi dell’Università di Pavia. Ormai da tempo è tradizione colorare con una vernice “gli attributi” del cavallo.
Un’ultima curiosità: Francesco Messina ha realizzato anche la statua della Minerva e il cavallo di bronzo della Rai.