Una domenica mattina, passeggiando in Borgo Ticino, incrociamo un vicolo alquanto curioso.
Ci troviamo di fronte ad una delle strade più strette di Pavia. Il vicolo è una traversa di via Ponte Vecchio, probabilmente non raggiunge il metro di larghezza e in due non ci si passa.
Interessante notare che la stradina sia dedicata addirittura all’architetto del Ponte Coperto, Jacopo da Cozzo.
Per tanti borghigiani è soprannominata la ‘Tombina’ e un tempo la via portava direttamente all’argine e ai boschi; ora purtroppo si sbuca in una proprietà privata.
Ma non è l’unica strada decisamente stretta di Pavia perché in zona Centro Storico si trova un’altra strada più stretta delle macchine.
Questa volta ci troviamo in via Volta e stiamo parlando del vicolo Anfiteatro (nella foto). Leggermente più larga della precedente, la stradina conduce alla piazzetta Porta Palacense.
Nell’antichità spesso le vie che portavano verso il centro delle città venivano costruite piccole per rallentare il nemico.
Queste stradine diventano spesso meta di turisti che amano farsi fotografare mentre le attraversano. Visitarle è un modo per scoprire angoli della nostra città meno turistici e poco frequentati.