La Triade di Arnaldo Pomodoro è tornata a Pavia ed è stata posizionata nello spazio espositivo permanente degli Horti del Collegio Borromeo.
Le tre maestose colonne «celebrano la civiltà umana e le sue conquiste», spiega il grande scultore. Un segno forte. Un’immagine di speranza che vuole illuminare il buio.
Il comodato quinquennale, nato dalla sinergia tra l’Almo Collegio Borromeo e la Fondazione Arnaldo Pomodoro, promuove da anni la diffusione delle opere della sua Collezione negli spazi pubblici di Comuni, Atenei e istituzioni culturali.
Le tre imponenti colonne in fiberglass bianco (alte 15 metri per un diametro di un metro e mezzo) sono una delle creazioni più suggestive dell’artista.
Dopo aver svettato in piazza Milano dal 1985 al 2002, la Triade è di nuovo a Pavia in un luogo di grande incanto a pochi passi dal centro.
L’impegno del Collegio, il contributo della Fondazione comunitaria della provincia di Pavia e la sinergia con molte realtà del territorio, hanno reso possibile la nascita del Progetto Horti, un’officina di saperi che vogliono educare al bello, al giusto e al buono, di cui Horti&Arte è una declinazione.
”Per uno scultore la massima aspirazione è ambientare la propria opera all’aperto, tra la gente, le case, il verde, in un confronto con il tessuto urbano e il paesaggio”: le parole di Arnaldo Pomodoro, 94 anni, scultore tra i più grandi al mondo, si adattano perfettamente alla nuova casa della Triade, uno specchio d’acqua nel quale l’opera si rifletterà in un suggestivo rincorrersi di immagini per trasformarsi nel meraviglioso segno distintivo di quel luogo ritrovato.