La Torta Ariosa è realizzata con un ingredienti insolito: i fagioli di Gambolò.
E’ un dolce della tradizione rurale, legato ad una strana leggenda che vi raccontiamo:
“C’era una volta Pipina la Pambona, che abitava a Gambolò, in una casetta di mattoni rossi.
La donna quando si recava alla Messa si vergognava della sua povertà, ma viveva dignitosamente con i prodotti sani e saporiti del suo orticello. Era orgogliosa dei suoi fagioli borlotti, mandati da uno zio dall’America e si adirava quando qualcuno diceva che i borlotti erano di Vigevano e non di Gambolò.
Un giorno si presentò alla sua porta un cavaliere prepotente che le ordinò di preparargli da mangiare.
Pipina aveva la dispensa quasi vuota e, non sapendo cosa escogitatare, trovò un pugno di farina bianca, un vasetto di farina gialla, un limone, un cucchiaio di zucchero, un pezzetto di burro ed un cartoccio di fagioli borlotti. Mise a bollire i fagioli, quando furono cotti unì tutti gli ingredienti con un pò di latte e li mise in forno.
Il Cavaliere fu così soddisfatto di questa torta che le regalo tre scudi d’oro e la donna lo invitò a ritornare.”
A dire il vero i fagioli fecero presto sentire il loro effetto, ma erano altri tempi, meno sofisticati e più rumorosi, così la torta fu chiamata: Ariosa.
Riportiamo la ricetta originale della Torta Ariosa, tramandata dalla Pro Loco di Gambolò.
Ingredienti:
- 350g di fagioli borlotti di Gambolò
- 150g di zucchero
- 70g farina di mais
- 70g di burro
- 1 limone
- mezza bustina di lievito
- 3 uova intere
Far bollire i fagioli in abbondante acqua per almeno due ore o comunque sino a cottura. Scolarli bene in modo da far perdere l’acqua, poi passarli al mixer.
Aggiungere al passato le uova precedentemente sbattute con lo zucchero, il burro fuso, la buccia di limone grattugiata, la farina di mais e il lievito, mescolate bene il tutto e poi versate il composto in uno stampo unto di burro.
Fate cuocere nel forno a calore moderato per 45 minuti. Servite la torta a temperatura ambiente o anche fredda.
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