Vi raccontiamo una leggenda sulla nascita del monumento della Certosa di Pavia che abbiamo scoperto da non molto.
Un tempo la zona a sud di Milano, verso Pavia, era estremamente desolata e affascinante. Il terreno acquitrinoso costituiva un perfetto habitat per la selvaggina, che vi stanziava indisturbata. Qui nasce una leggenda che magari contiene un fondamento di realtà.
Un giorno, Galeazzo Visconti in persona giunse da queste parti per una battuta di caccia; la cacciagione era tanto abbondante che una sola battuta ne procurava per molte settimane. I cani portavano al proprio padrone le piccole prede quando, ad un certo punto, uno di essi si fermò davanti ad una lepre.
Gian Galeazzo accorse per vedere cosa stava succedendo e affondò con le gambe nel terreno fangoso. Alcuni donne videro la scena e scoppiarono immediatamente a ridere e si presero gioco di lui.
Fu così che Gian Galeazzo urlò loro: “Brutte femmine cattive, farò costruire qui una Certosa dove non potrà entrare nessuna donna”. Lo stesso anno mantenne la promessa, il 27 agosto 1396 ci fu la posa della prima pietra. La scena è oggi illustrata su una lastra di marmo conservata nel Museo della Certosa di Pavia.
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