Alle porte di Bereguardo, dopo il ponte delle barche, si trova la tipica Trattoria da Pasquale.
Queste erano le terre dove nacque una figura popolare del ciclismo italiano, Luigi Malabrocca. Negli anni ’50 aveva reso ambito l’ultimo posto della corsa rosa vincendo per due anni consecutivi la maglia nera (al tempo c’era un premio in denaro anche per l’ultimo).
Dopo le corse in bici, l’attività di Luigi Malabrocca (venuto a mancare nel 2006) era la pesca professionistica: passione e attività che ha tramandato al figlio primogenito.
Luciano Malabrocca oggi è l’ultimo pescatore professionista del Parco del Ticino: un lavoro duro che però permette di gustare alcuni piatti della tradizione lomellina come i ghiozzi o ”bottine” fritte.
Per pescarle servono ore immersi nell’acqua con gli stivali e il bilancino (una piccola rete).
Ormai per via della siccità e dell’inquinamento è sempre più difficile trovare questo tipo di pesciolino. Vive sul fondo delle acque limpidissime delle rogge e non è più lungo di 4 cm.
Se volete provare la frittura di ‘bottine’, da Pasquale è l’unico posto che potrà togliervi questo sfizio culinario. Oltre alle rare bottine fritte, il menù è articolato sui prodotti della cucina tradizionale pavese: rane fritte, pesce in carpione, merluzzo con cipolle.
La Trattoria da Pasquale è uno dei pochi posti dove si può mangiare la panada, una vecchia ricetta contadina.
Il clima accogliente e la musica del locale ci ha fatto tornare indietro nel tempo, quando mia nonna mi cantava “Come porti i capelli bella bionda” o “Finchè la barca va” e tifava per Malabrocca sulle strade del Giro d’Italia.