Un pranzo alla Trattoria Sparpaglione di Borgo Priolo è un vero e proprio viaggio nel tempo, un tuffo nei ricordi del passato.
E’ la classica locanda di paese, l’aspetto esterno è quello di un vecchio bar sport, l’interno di una cooperativa molto vissuta.
Appena entrati, ci troviamo davanti 5 o più uomini seduti ai tavoli di legno a leggere il giornale e qualche vecchia foto appesa alle pareti. Veniamo subito accompagnati in una saletta con quattro tavoli e due quadri. Semplicissima e bellissima.
Su ogni tavolo apparecchiato con tovaglia e tovaglioli di carta, troviamo ad attenderci un vassoio con carciofi sott’olio e cipolline e un tagliere su cui sono appoggiati un coltello e metà salame con ancora la pelle. Iniziamo a tagliare il salame e, successivamente, arriva un altro tagliere con coppa e pancetta. Sembra di essere a casa.
Poi arriva il pezzo forte del pranzo, un semplice risotto con i funghi, che dopo averlo assaggiato ti sembra di non averne mai mangiato uno. Commovente e spirituale bontà.
Altro giro altro regalo altro primo.. Ravioli di brasato con il sugo sempre di brasato. Sapore autentico che merita un secondo giro, al punto che, forse in maniera imbarazzante, appena scorgo il piatto inizio a sorridere e ad applaudire.
Dopo una piccola pausa arriva su ogni tavolo un insalatina leggera che fa presagire l’arrivo del secondo. Bollito e salsa verde fatta in casa, deliziosa anche sul pane.
Pranzo quasi finito, dico quasi perché che fai? Un assaggio di formaggi no? Nessuna delusione solo un’ottima conclusione.
A questo punto con la pancia colma di cibo e il cuore pieno di gioia siamo realmente pronti per ripartire.. Genuine specialità, tradizionale e squisita qualità immutata nel tempo.