La facciata della Certosa di Pavia è uno degli esempi più straordinari dell’architettura rinascimentale lombarda.
Ricca di decorazioni scultoree, marmi intarsiati e un complesso simbolismo, rappresenta un vero e proprio manifesto artistico che testimonia la ricchezza e la potenza del Ducato di Milano.
I lavori per la Certosa, voluta da Gian Galeazzo Visconti, iniziarono nel 1396, ma la facciata, così come la vediamo oggi, è frutto di un progetto successivo, avviato alla fine del XV secolo e proseguito nei decenni successivi, con interventi che si protrassero fino al XVII secolo.
La facciata della Certosa di Pavia risente di diverse influenze stilistiche, dal gotico lombardo al rinascimento toscano. Questa fusione di stili rende la facciata un’opera unica nel suo genere.
Questo lungo periodo di realizzazione ha visto l’alternarsi di diversi architetti e scultori, tra cui spiccano i nomi di Giovanni Antonio Amadeo, Cristoforo Mantegazza e Francesco Maria Richini, ognuno dei quali ha lasciato la propria impronta stilistica.
Per apprezzare appieno la complessità e la ricchezza delle decorazioni, è consigliabile osservare la facciata da diverse angolazioni e distanze.
Il Simbolismo
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I Portali:
- Portale Centrale: Considerato un capolavoro di Giovanni Antonio Amadeo, presenta una lunetta con la Madonna col Bambino tra i Duchi di Milano. L’accuratezza dei dettagli e la composizione armonica sono straordinarie. Osserva attentamente i volti dei duchi e la delicatezza delle figure.
- Portali Laterali: Anche se meno elaborati del centrale, meritano attenzione per la ricchezza delle decorazioni e i rilievi scultorei che li adornano.
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Le Finestre: Ogni finestra è un piccolo capolavoro a sé stante. Presta attenzione alla varietà dei motivi decorativi e alla maestria degli scultori nel lavorare la pietra.
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Le Nicchie: Le nicchie ospitano statue di santi, profeti e figure allegoriche. Cerca di identificare le diverse figure e di apprezzarne l’espressività.
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I Rilievi: La facciata è costellata di rilievi che narrano scene bibliche, episodi della vita di Cristo e della Vergine, allegorie delle Virtù e imprese dei Visconti. Questi rilievi sono una vera e propria “Bibbia di pietra” e offrono uno spaccato della cultura e della religiosità dell’epoca.
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I Tondi: I tondi presenti sulla facciata si trovano in particolare tra le finestre del primo ordine e nel fregio sopra il portale centrale. Contengono busti di imperatori romani, personaggi storici e figure allegoriche. Osserva la precisione dei dettagli e la resa dei volti.
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I Medaglioni: Alla base della facciata di trovano 62 medaglioni ispirati alle monete romane. Ognuno di essi è un ritratto che celebra personaggi storici e mitologici.
Una curiosità
All’ingresso del Monumento, si notano subito le tante “teste” mozzate nei bassorilievi. Circola la voce che siano state portate via dai soldati di Napoleone, ma si tratta di una leggenda senza fondamento storico.
Ammirare la facciata della Certosa di Pavia è un’esperienza che permette di immergersi nell’arte e nella storia del Rinascimento lombardo. È un invito a contemplare la bellezza e la maestria degli artisti che hanno contribuito a creare questo capolavoro.
Fonte Immagine: Depositphotos