Sono stati individuati i primi due casi, in Lombardia, della “variante inglese” del Sars-CoV2.
Si tratta di due cittadini italiani atterrati a Malpensa nei giorni scorsi – esattamente il 23 e il 24 dicembre. I due eventi sono tra loro indipendenti e non sono, in alcun modo, relativi a un focolaio.
I campioni, risultati positivi al tampone molecolare, sono stati trasmessi dall’ATS Insubria alla Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia, dove il team del professor Fausto Baldanti ha effettuato il sequenziamento.
“Da marzo ad oggi il nostro laboratorio ha analizzato, mediante sequenziamento, oltre 550 ceppi virali e questi sono i primi casi di variante inglese identificati – commenta, Fausto Baldanti, responsabile del Laboratorio di Virologia Molecolare del San Matteo – Dal momento dell’allerta emanata dagli inglesi, Regione Lombardia ha attivato il nostro laboratorio per le analisi sui viaggiatori di ritorno dall’Inghilterra”.
Dal 20 dicembre, il San Matteo ha esaminato alcune decine di campioni provenienti da tutta la Regione.
“I colleghi inglesi hanno dichiarato che questa variante sembra avere una maggiore contagiosità ma non un’aumentata letalità – conclude il professor Baldanti -. Inoltre, anche questa variante sarebbe coperta dal vaccino che, per fortuna, sarà disponibile da domani”.
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