Entro la fine del 2023 spariranno tutte le care e vecchie cabine telefoniche, a Pavia alcune saranno rimosse già nel mese di Agosto.
In città ci sono circa 250 cabine, di cui un centinaio in strada le altre invece all’interno di spazi pubblici, per esempio negli ospedali, dove forse verranno mantenute.
E così arriva un po’ di malinconia..
I più giovani non avranno mai utilizzato una cabina e quindi non sanno cos’è una scheda telefonica o un gettone. Sì perché prima dell’avvento dei cellulari e di internet, la cabina telefonica era il luogo dove si facevano lunghe telefonate d’amore, telefonate ai propri amici o parenti lontani. Poi c’erano le telefonate alle Radio per richiedere brani e fare dediche.
Il mondo è cambiato e oggi piuttosto che preservare si tende sempre ad eliminare. Così un altro ricordo che se ne va.
Pezzi di storia che invece potrebbero essere riconvertiti. In alcune città ne hanno fatto un un punto di “pronto intervento” con all’interno un DEFIBRILLATORE (protetto dalle intemperie).
A Pavia già nel 2019 si aveva avuto un’idea che poteva essere presa come esempio. In borgo Ticino, due cabine telefoniche sono diventate postazioni di “bookcrossing”: una sorta di biblioteca all’aperto dove i cittadini possono scambiarsi gratuitamente libri.
Le due strutture si trovano una in piazzale Ghinaglia e l’altra al parco Rossignoli (vicino al Bocciodromo). Una nuova esperienza di lettura che permette una circolazione gratuita di cultura e permette di non sprecare questo “monumento nazionale”.